Mancetta elettorale del Pd agli statali: 85 euro lordi, in tempo per il 4 marzo…
La Corte dei Conti, riunita oggi in adunanza alle 15, ha certificato il rinnovo contrattuale degli statali per il triennio 2016-2018. È arrivato dunque l’atteso via libera dei giudici contabili sulle coperture agli aumenti contrattuali di 85 euro medi lordi per una platea di circa 250.000 dipendenti pubblici di ministeri, agenzie fiscali, Inps ed Inail del comparto Funzioni centrali, il primo su cui è stata raggiunta l’intesa il 23 dicembre. Ora il contratto deve compiere un ultimo passaggio formale all’Aran per la firma definitiva di governo e sindacati. In tempo per il voto del 4 marzo, con grande gioia e soddisfazione del governo e del ministro Madia (nella foto), che ha accelerato le operazioni non appena saputo la data delle prossime Politiche.
I tempi ci sono per vedere i primi aumenti nella busta paga di marzo, dopo nove anni di blocco contrattuale. Ovviamente, una quarantina di euro netti, mica 85 lordi come annunciato sui giornali. Nel frattempo entro febbraio dovrebbero essere erogati gli arretrati, somme “una tantum” che vanno da un minimo di 370 euro a 720 euro lordi. «Penso che fosse un atto dovuto», aveva commentato nei giorni scorsi la leader Cgil Susanna Camusso mentre per l’Ugl si tratta invece di “un traguardo comunque amaro, perché – ha dichiarato il responsabile nazionale Ufficio Pubblico impiego dell’Ugl, Augusto Ghinelli – non ripaga la lunga attesa”.