“In articulo mortis” Alfano dà 265 milioni di euro per la cooperazione
Incredibile: in articulo mortis Angelino Alfano regala 265 milioni di euro per progetti di cooperazione internazionale varia. ”Sono molto soddisfatto dal bilancio complessivo del primo Comitato congiunto del 2018, che ha visto l’approvazione di 42 iniziative per un ammontare di circa 265 milioni di euro, di cui 95 in programmi a credito di aiuto e 150 in contributi volontari a favore di organizzazioni internazionali”. Così il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Angelino Alfano, ha commentato la riunione del Comitato congiunto per la Cooperazione allo Sviluppo. ”In questo primo Comitato Congiunto del 2018, siamo riusciti a definire la programmazione dei contributi volontari alle Organizzazioni internazionali, per circa 150 milioni di euro, e contestualmente a deliberare la concessione dei singoli contributi per la quasi totalità dello stanziamento”, ha affermato il titolare della Farnesina, come si legge in una nota della Farnesina, evidenziando che ”il sostegno finanziario agli organismi internazionali è anche l’espressione, nel settore della Cooperazione allo Sviluppo, della tradizionale vocazione multilateralista della nostra politica estera”. “Sono molto soddisfatto per il contributo di 1,5 milioni di euro destinato a un progetto Unicef per la promozione in Libia di un ambiente legale favorevole a una governance basata sui diritti, equa, democratica e inclusiva, con particolare riguardo ai diritti del bambino e allo stato di diritto. In Libia, dopo aver salvato centinaia di migliaia di vite umane, la nostra azione si concentra ora sui diritti umani, a cominciare dai diritti dei bambini”, ha sottolineato Alfano. ”Abbiamo approvato, inoltre – ha concluso il ministro – 4 crediti di aiuto, per più di 90 milioni di euro, in Afghanistan, Vietnam e Giordania, che si aggiungono a un pacchetto di contributi finalizzati in America Latina, Medio Oriente e Africa, dove troviamo due iniziative finanziate con il Fondo Africa. Il sistema italiano di cooperazione funziona, oggi, a pieno regime con l’Agenzia e il pieno coinvolgimento dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani e di Cassa Depositi e Prestiti”.