Non si danno pace: Trump ciccione e sedentario, ecco perché ha successo

17 Gen 2018 14:19 - di Redazione

I dem non riescono proprio a elaborare il lutto per la vittoria di Donald Trump: ecco a cosa ricorrono per spiegarsi la sua incredibile vittoria. La verità è che Trump rappresenta l’americano medio. Anzi, lo incarna. Il check up a cui si è sottoposto il presidente degli Stati Uniti ha dato risultati eccellenti, come ha spiegato il dottor Ronny Jackson, medico della Casa Bianca. Tra i dati snocciolati, spiccano quelli relativi al peso: 239 libbre, circa 108,4 kg, distribuite su 190 centimetri d’altezza. Un po’ troppo, secondo i censori clintoniani. La dieta poco equilibrata e i ritmi imposti dall’incarico ricoperto hanno regalato a Trump un chilo supplementare dall’inizio del mandato. Servirebbe un costante esercizio fisico per tenere testa alla bilancia, ma The Donald finora non è andato oltre le partite di golf sui green di Mar-a-Lago. L’abbinamento tra cibo spazzatura e attività fisica col contagocce è un must nella società americana. Trump, in questo caso, è un presidente vicinissimo al popolo, soprattutto se si considerano i dati contenuti nel National Health and Nutrition Examination Survey: più di un americano su 3 è in sovrappeso, più di un americano su 3 è obeso. Secondo i dati elaborati dai Centri di controllo e prevenzione (Cdc) delle malattie, il 37,9% della popolazione adulta è obesa e il 70,7% va considerata sovrappeso. In quest’ultimo esercito c’è anche il nome di Trump. Ecco perché ha vinto: non perché ha le ricette per risolvere i problemi del Paese, ma perché è sovrappeso. Il presidente, evidenziano i media dem, flirta con l’obesità. Il dottor Jackson, d’altra parte, ha definito ”obiettivo ragionevole” la perdita di 4-7 chili nel corso dell’anno. Una dieta più equilibrata, con meno cheesburger e più verdura, sarebbe un ottimo punto di partenza. Poi, compatibilmente con l’agenda, bisognerebbe trovare il tempo per un po’ di esercizio fisico. Le linee guida del Cdc suggeriscono alla popolazione adulta almeno 150 minuti di attività moderata a settimana o 75 minuti ad alta intensità per ottenere effettivi benefici. Le partite di golf in Florida, probabilmente, non rientrano nemmeno nella categoria di allenamento soft. Ma, come sottolinea anche il Centro di prevenzione delle malattie, “un po’ di attività fisica è meglio di niente”. Se la forma fisica può e deve migliorare, a livello cognitivo Trump non ha nessun problema. Il presidente, come ha spiegato il dottor Jackson, ha chiesto di essere sottoposto ad un test. E ha superato brillantemente il Montreal Cognitive Assessment, comunemente noto come MoCA. Il procedimento serve per individuare eventuali disfunzioni di livello basso. Vengono sollecitati l’attenzione e la concentrazione, la memoria, il linguaggio, capacità concettuali e di calcolo, senso dell’orientamento. La pratica viene sbrigata in 10 minuti, se si arriva ad un totale di 26 su 30, l’esito può essere considerato positivo. Trump ha ottenuto il massimo punteggio.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *