“Bella Ciao” alla festa del Tricolore. E Fratelli d’Italia lascia la sala
“Bella Ciao” per celebrare la festa del Tricolore e l’anniversario della Costituzione italiana? No, grazie. A San Vito al Tagliamento, in provincia di Pordenone, quella che doveva diventare una festa unificante si è trasformata nel giorno della discordia. Quando al teatro Arrigoni la banda musicale ha iniziato a intonare le note del canto partigiano, i rappresentanti di Fratelli d’Italia, accompagnati dagli altri esponenti di centrodestra, hanno lasciato la sala. Anziché rimediare alla gaffe, il sindaco Antonio Di Bisceglie del Pd ha preferito gettare benzina sul fuoco della faziosità, chiedendo alla banda il bis di Bella Ciao.
La protesta di Fratelli d’Italia
Durissimo il commento di Fratelli d’Italia, attraverso il coordinatore Guido Guidi: «È stata un’ennesima caduta di stile. È facile predicare il rispetto delle minoranze, di ogni diversità, di tutte le identità, religioni e culture. È facile – ribadisce Guidi – chiedere di togliere un crocifisso o un presepe, di sostituire Gesù con Perù. È normale ignorare una conferenza di Magdi Cristiano Allam e organizzare, però, un evento in sala consiliare per una pediatra nipote di Che Guevara. È facile dichiararsi il sindaco di tutti. Poi nei fatti tutto questo rispetto predicato viene ignorato».
Il video della protesta dal Gazzettino
Il sindaco Pd tra Bella Ciao e Guevara
Il riferimento di Guidi è a quanto accaduto nel maggio scorso. La giunta Pd ha ospitato una conferenza di Aleida Guevara, nipote dell’icona comunista nel mondo, ma ha ritenuto inopportuno e divisivo il patrocinio alla presentazione dell’ultimo libro di Allam. Ora Bella Ciao come brano di celebrazione della festa del tricolore: difficile essere più faziosi e più rossi di così.
che schifo più disgustosi non si può essere. Mi auguro al più presto che questo paese diventi la prolunga del Austria o Germania per che così non si va avanti
FRANCESCO CORLEONE. Il tuo stile identifica esattamente la tua provenienza culturale e il tuo orientamento politica.
Un saluto
bella ciao NON è l’ inno nazionale … dovrebbero astenersi dal suonarla nelle pubbliche manifestazioni a carattere istituzionale
Uno schifo
Questa gente e’ la causa dei maggiori disastri nel mondo. Per loro esiste solo la loro verita’, nesssun rispetto per chi non e’, fortunatamente, come loro.
Secolo d’Italia, mi volete spiegare perché questo ***** di giornale di dx e infarcito, sempre in quasi ogni pagina, dal c**** che dovrebbe essere nostro acerrimo nemico???? possibile che ogni qualvolta mi accingo a leggere un articolo mi vedo accerchiato da quel fetente c*****??? sapete che vi dico andate a ****** e vi cancello dai miei preferiti. E….se avete coraggio pubblicate questo post.
Come vede Sig. Francesco non solo abbiamo il coraggio, che da sempre non ci manca, di pubblicare la Sua considerazione reputandoci una Testata che vuol dar voce a tutti ma siamo costretti a censurare alcune parole che Lei “inavvertitamente” ha inserito nel Suo post. Se, poi, continuerà a seguirci (tra l’altro vogliamo ricordare gratuitamente) ne saremmo lieti.