Una Margherita per Renzi: Lorenzin fa la leader (e c’è Alfano dietro le quinte)
Rieccoli, tutti insieme appassionatamente alla corte di Renzi. Nasce la gambetta del Pd: è stata chiusa l’intesa tra la Lorenzin, Dellai, Casini, Olivero, De Mita e Messina di Idv. C’è anche Angelino Alfano, che per ora agisce dietro le quinte, quasi nascosto. Fa il regista nell’ombra della Margherita 2.0. Nel simbolo c’è il nome di Beatrice Lorenzin (in veste di leader) e le varie sigle ben presenti sotto il richiamo civico popolare. Finalmente il Matteo disperato ha trovato con chi allearsi. E la nuova formazione ha un obiettivo che si commenta solo, un obiettivo da incubo: continuare il lavoro dei governi Letta, Renzi e Gentiloni.
La Lorenzin e Alfano al tavolo nella notte
Nella notte dopo i tanti incontri e i tanti colloqui per trovare una quadra comune, si è conclusa una lunga riunione. C’erano tutti i big (o presunti tali) di Ap, Alfano compreso, con gli esponenti centristi al lavoro per trovare la sintesi al progetto della Margherita, ognuno portava in dote siglie, sigliette, partitini dello zero virgola. Non è da escludere che all’ultimo minuto arrivi anche l’adesione di Bruno Tabacci e in quel caso si sparano fuochi d’artificio. Molti – assicurano i seguaci della Lorenzin – saranno i nomi nuovi che saranno presentati nei prossimi giorni dopo la conferenza stampa di presentazione del progetto centrista. Renzi si sente meno disperato.