Ex carabiniere trovato morto con le dita mozzate. La famiglia: «Dateci la salma»

1 Dic 2017 11:39 - di Redazione

Troppi aspetti oscuri. La morte di Mario Simone, ex carabiniere 51enne originario di Andria, è avvolta nel mistero. E ora la famiglia si appella alle istituzioni italiane perché vuole che cosa è realmente accaduto. Le richieste dei familiari sono due: riportare a casa la salma dal Brasile e fare chiarezza sulla tragedia.

Carabiniere trovato morto, le ipotesi: rapina o omicidio?

Mario Simone,  per diversi anni in servizio in provincia di Padova, si era trasferito in Brasile circa dieci anni fa con il sogno di iniziare una nuova vita. Tutto è filato liscio fino al 17 novembre scorso quando è stato vittima di una sanguinosa rapina nella sua casa di Salvador de Bahia. L’ex militare in congedo è stato colpito da diversi colpi di arma da fuoco, si parla di almeno cinque, e inoltre gli sono state amputate le dita della mani con un machete. Una rapina o un omicidio? Ciò che è certo che Mario Simone già aveva subito un tentativo di rapina. L’anno scorso, come ha denunciato il fratello Cesare, anch’egli carabiniere a Prato, all’unità di crisi della Farnesina, l’ex militare aveva colto in csa un malvivente armato di pistola, pronto a ucciderlo per derubarlo. La famiglia ora chiede che sia fatta luce sulla sua morte.

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