«Troppi migranti bivaccano nelle sale d’attesa». Trenitalia chiude due stazioni

29 Nov 2017 14:32 - di Redazione

Due Comuni dell’Alta Val di Susa si ritrovano a dover affrontare una nuova emergenza profughi. Trenitalia ha deciso di chiudere, per motivi di sicurezza, le sale d’attesa delle stazioni di Bardonecchia e Oulx. Con questa mosse, Trenitalia intende impedire i bivacchi, anche durante il giorno, dei migranti in viaggio per la Francia o respinti dalla Gendarmeria e riportati in Italia. Come riporta La Stampa, la presa di posizione di Trenitalia ha costretto i due sindaci, Francesco Avato di Bardonecchia e Paolo De Marchis di Oulx, a chiedere un incontro con il prefetto per cercare una soluzione “condivisa” con tutti gli enti coinvolti. Per le ferrovie, l’assedio permanente di migranti all’interno della sale d’attesa crea forti disagi al servizio e problemi di sicurezza per il personale. E la clientela protesta.

La decisione di Trenitalia

A Bardonecchia, Trenitalia ha messo a disposizione della polizia una stanza riscaldata con servizi per accogliere i migranti, ma questa soluzione non viene utilizzata. «Da una dozzina di giorni, alle 23, portiamo, tè caldo e coperte ai profughi che dormono in stazione e nei sotterranei. Certo, la chiusura della sala d’attesa complica un po’ le cose», ha affermato Carlo Florindi, presidente della Croce Rossa di Bardonecchia. Con l’aiuto della Caritas, i volontari della Cri si stanno preparando ad affrontare l’emergenza. I migranti cercano di attraversare il valico seguendo i sentieri tra le montagne innevate. «Qualche sera fa – ha continuato Florindi – i profughi erano una ventina».

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