Terremoto in Iran, sono 12mila le case distrutte. I sopravvissuti nei campi
Sono dodicimila le case «completamente distrutte» dal terribile terremoto di magnitudo 7.3 che la notte di domenica ha colpito la provincia di Kermanshah nell’Iran occidentale provocando per ora almeno trecento morti, ma il bilancio è destinato ad aumentare. Lo riferisce la Bbc citando una funzionaria dell’Iran, Mansoureh Bagheri, mentre per oggi in Iran è stato proclamato un giorno di lutto nazionale. Bagheri ha precisato che le operazioni di soccorso sono terminate e che ora la priorità è quella di dare un riparo alle persone colpite al più presto possibile. Intanto la televisione di Stato iraniana ha riferito che migliaia di sopravvissuti hanno trascorso un’altra notte all’aperto o in campi di accoglienza. È stato sconsigliato il ritorno nelle abitazioni rimaste in piedi a causa delle decine di scosse di assestamento seguite alla prima. Le prima immagini dalle zone devastate che hanno fatto il giro del mondo hanno mostrano interi edifici sbriciolati dalla potente scossa. Le vittime in Iraq sono stimate a 11. Particolarmente difficile la situazione a Darbandikhan, dove l’ospedale è stato severamente danneggiato ed è ancora senza corrente elettrica. Almeno 30 i feriti nella cittadina.