È scontro Usa-Russia all’Onu sulla bufala delle armi chimiche siriane

18 Nov 2017 18:07 - di Redazione

È scontro diretto fra Stati Uniti e Russia al Consiglio di sicurezza dell’Onu, dopo il veto di Mosca sulla risoluzione per il rinnovo del mandato della task force di inchiesta sull’uso di armi chimiche in Siria e la bocciatura della controproposta di Mosca. La rappresentante permanente americana al Palazzo di Vetro Nikki Haley ha irosamente accusato Mosca di “aver fatto fuori” la task force e la sua controparte russa, Vasily Nebenzya – a New York da pochi mesi, dopo la morte lo scorso febbraio di Vitaly Churkin, al Palazzo di Vetro dal 2006 – ha risposto sostenendo che la commissione di inchiesta, con il mandato attuale che gli Usa avrebbero voluto rinnovare identico, “è una struttura fantoccio per manipolare l’opinione pubblica”. Haley ha poi aggiunto di aver provato a contattare prima del voto i russi per discutere dell’imminente crisi e cercare di trovare una soluzione fuori dai riflettori ma che non ci sarebbe stata alcuna risposta a questi tentativi. “Questa settimana sono stati troppo indaffarati per parlarci”, ha affermato. “Quando ho cercato di chiamare Vasily non era disponibile per un qualche motivo”, ha aggiunto. “Falso! #Nebenzya Non c’è stata un’unica chiamata non risposta sul mio cellulare. E i nostri esperti hanno risposto ogni volta che sono stati contattati dalle loro controparti americane”, ha twittato da parte sua la missione russa al Palazzo di Vetro. È quindi sceso in campo anche il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, accusando Haley di mentire e di aver così inaugurato “il nuovo fenomeno della fake diplomacy“. Intanto si apprende che la Siria sarà l’unico tema in agenda al vertice fra i presidenti di Russia, Iran e Turchia in programma il 22 a Sochi, ha precisato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass. Vladimir Putin, Hassan Rohani e Recep Tayyp Erdogan “sono i garanti della sicurezza e discuteranno della soluzione della crisi siriana”, ha precisato.

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