È morto Charles Manson, ordinò la strage in cui morì Sharon Tate
Charles Manson, il leader della “Family” – la setta che alla fine degli Anni ’60 ha compiuto una serie di efferati omicidi, tra i quali quello dell’attrice Sharon Tate, moglie del regista Roman Polanski – è morto. Lo riferisce la direzione del carcere in cui era detenuto. Nella notte tra l’8 e il 9 agosto 1969 l’attrice Sharon Tate, incinta all’ottavo mese, e tre suoi amici furono assassinati a colpi di pistola e a coltellate al 10050 di Cielo Drive, una lussuosa villa di Beverly Hills. A ordinare la strage, solo perché abitavano nella casa di un produttore discografico che aveva rifiutato di incidere le sue sconclusionate canzoni, era stato Charles Manson.
Manson aveva 83 anni
Manson aveva 83 anni e stava scontando l’ergastolo per sette condanne per omicidio e una condanna per tentato omicidio. Secondo quanto riferito dalle autorità carcerarie della California, è morto per cause naturali alle 20:13 di domenica (le 5:13 di lunedì in Italia) al Kern County Hospital. Manson era in carcere dal 1971 e non avrebbe potuto fare domanda di libertà vigilata fino al 2027. Tra il 1978 e il 2012 aveva presentato altre 12 richieste di scarcerazione, tutte rifiutate. Nel 2014 gli era stata concessa una licenza matrimoniale per sposare la 26enne Afton Elaine Burton. La licenza scadde prima che il matrimonio ebbe luogo. La scorsa settimana era stato ricoverato in gravi condizioni in ospedale.