Francia, indagine su 8 «partigiani dell’Isis»: progettavano attentati

11 Nov 2017 12:10 - di Redazione
isis francia

È stata ufficialmente aperta un’indagine contro otto persone arrestate martedì in Francia perché sospettate di progettare un attentato terroristico in nome dell’Isis. Secondo quanto indicato da una fonte giudiziaria francese, i sospetti sono accusati di essere membri di un’associazione terroristica. La procura ha chiesto il carcere preventivo per sette di loro, mentre per l’ottavo ha auspicato il controllo giudiziario.

Le «dichiarazioni preoccupanti» su Telegram

Uno dei nove uomini arrestati martedì in Francia è un 27enne svizzero di origine bosniaca domiciliato in Romandia, un altro è stato rimesso in libertà ieri. Complessivamente nell’operazione, avvenuta contemporaneamente in Francia e in Romandia, erano state fermate dieci persone. La decima è una cittadina colombiana 23enne arrestata in Svizzera, dove il ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha chiesto l’incarcerazione preventiva. Gli indagati partecipavano a un gruppo di discussione del servizio di messaggistica istantanea Telegram, frequentemente utilizzato da jihadisti, nell’ambito del quale si sono espressi con «dichiarazioni preoccupanti».

I «partigiani» e il «sedicente imam» dell’Isis

Alcuni di loro, inoltre, si sono detti esplicitamente «partigiani» dell’autoproclamato Stato islamico, l’Isis. Stando a notizie di stampa la 23enne colombiana è la compagna del 27enne di origine bosniaca, il quale ha vissuto a lungo a Yverdon e Losanna. Nei suoi confronti il ministero pubblico nel giugno 2016 aveva avviato un’indagine, poi estesa in un secondo tempo alla colombiana. Il ministro dell’interno francese, Gérard Collomb, ieri lo ha definito «sedicente imam».

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