Prega Allah in strada, mangia gli spaghetti in burqua: ecco come siamo “accoglienti” (Video)
Ecco come siamo “accoglienti”: e sfido chiunque a sostenere il contrario. Basta guardare i due video postati in apertura per ribadirlo una volta di più.
Ecco come siamo “accoglienti”…
E allora, è intento a rivolgere alla Mecca la sua preghiera islamica: inginocchiato in strada nell’indifferenza di alcuni, nello stupore candidamente celato, di molti altri, e nell’indignazione di coloro i quali proprio non si rassegnano a veder trasformate le nostre città in moschee a cielo aperto. Specie in considerazione del fatto che, come ribadito peraltro in molti dei commenti che accompagnano il post pubblicato praticamente in diretta su Facebook, il contrario di quanto accaduto poco fa a Pisa e dimostrato a suon di immagini, in territorio islamico non sarebbe possibile.
Prega in strada rivolto alla Mecca
E così, dopo aver tolto il crocifisso dalle aule scolastiche, ingiustamente sacrificato sull’altare dell’accoglienza. Dopo aver inondato il web di critiche politically correct indirizzate contro una telegiornalista di viale Mazzini per aver “ingenuamente” indossato davanti la telecamera un rosario a mo’ di collana, adesso fingiamo che quell’immigrato inginocchiato sul marciapiede di una delle cittadine del Belpaese intento a pregare Allah, non offenda il Belpaese, né nella sua componente laica, né in quella cattolica. Con buona pace di chi, pur volendo eccepire che forse la scenetta immortalata dal telefonino di un passante, mal si incastona con il panorama locale, resterà in silenzio. Come il resto della comunità benpensante, o dissidente ridotta al silenzio sgomento…