Poltrone, falce e martello: ecco tutte le “anime rosse” a sinistra del Pd
Non solo Campo progressista di Giuliano Pisapia e i fuoriusciti di Mdp, i cui tentativi – falliti – di alleanza hanno monopolizzato le cronache politiche delle ultime settimane. A sinistra del Pd esiste una galassia “falce e martello” variegata, fatta di piccole formazioni in lotta per una sopravvivenza che appare quanto mai complicata.
La galassia falce e martello a sinistra del Pd
Alleanza popolare. «Perché una sinistra di popolo non può che rinascere dal popolo». Con queste premesse, il 18 giugno 2017 Tomaso Montanari e Anna Falcone hanno lanciato il progetto “Alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza” al Teatro Brancaccio di Roma. Presenti alla serata i leader delle altre formazione di sinistra, fra cui D’Alema, Speranza, Civati e Fratoianni. «Uno spazio politico nuovo, in cui il voto delle persone torni a contare», sottolineavano nel manifesto programmatico i due fondatori, a muso duro contro il Pd durante la campagna per il “No” al referendum costituzionale.
Articolo 1 – Mdp. Si tratta del più grande gruppo di sinistra in Parlamento dopo i dem e può contare su 40 deputati e 16 senatori, fuoriusciti dal Pd al seguito di Bersani, D’Alema e Speranza, ora coordinatore nazionale. Spesso hanno votato a favore delle iniziative del governo Gentiloni, ma adesso sono critici sulla legge elettorale. Finora il loro interlocutore privilegiato è stato il Campo progressista di Pisapia, ma domenica fra le due formazioni si è consumato uno strappo sul Rosatellum bis che allo stato attuale pare insanabile, anche se D’Alema è sicuro che «con Pisapia ci ritroveremo, la legge elettorale è ignobile».
Campo progressista. «Non credo nella necessità di un partitino del 3%, credo in un movimento molto più ampio, molto più largo e soprattutto capace di unire, non di dividere». A dirlo è stato Giuliano Pisapia, che sogna l’Ulivo con un’ampia coalizione di centrosinistra, ma si scontra con Mdp: la posizione “moderata” e interlocutoria con il Pd di Campo Progressista non piace infatti agli “ex amici” capitanati da Speranza. E Pisapia si smarca.
Possibile. È il movimento fondato dal deputato Pippo Civati, nato a giugno 2015 dopo che l’ex candidato alle primarie Pd ha deciso di lasciare il partito in contrasto con la linea su temi quali il lavoro e la legge elettorale. Insieme a Sinistra italiana, papabile alleato per future elezioni, Possibile in Parlamento ha spesso votato contro il governo.
Sinistra italiana. Nata da una costola di Sel e dai fuorisciti dell’ala Fassina del Pd, Sinistra italiana è il partito guidato dall’ex Rifondazione Nicola Fratoianni. SI non appoggia il governo Gentiloni ed è fortemente contraria al Rosatellum bis.
Rifondazione. Contraria al Rosatellum bis, Rifondazione Comunista è stata fondata nel 1991 contro lo scioglimento del Partito Comunista Italiano. Dopo l’era Ferrero, oggi il partito è guidato dal segretario Maurizio Acerbo, contrario a ogni accordo con governo Gentiloni e Pd.