Vaccini, Raggi scrive a Lorenzin: decreto confuso, che si fa con i bimbi inadempienti?
Tirata d’orecchie al ministro Beatrice Lorenzin e al ministro Valeria Fedeli da parte della sindaca di Roma Virginia Raggi sul tema bollente dei vaccini. Mentre a Roma comincia l’anno scolastico, come nel resto d’Italia, dal Campidoglio parte un siluro nei confronti del governo: “La nuova normativa sulla prevenzione vaccinale è confusa, risulta poco chiara e viene infatti applicata in modo difforme da Regioni e Comuni in tutta Italia”. Così continua Virginia Raggi: ”Il Ministero della Salute ha censurato solo il nostro modello di autocertificazione per l’ammissione ad asili nidi e scuole d’infanzia, che riportava pedissequamente una parte del testo di legge, ammonendoci in modo perentorio sulle responsabilità derivanti dalla mancata attuazione del dettato normativo al quale invece Roma Capitale intende dare seguito”. “A parte questa singolare circostanza, lo stesso Ministero non si è accorto che nel resto d’Italia c’è il caos e che per la scarsa chiarezza delle norme ogni amministrazione si regola come ritiene più opportuno per i propri cittadini residenti”.
Raggi sottolinea dunque una sorta di applicazione “fai da te” del decreto sui vaccini obbligatori. Una situazione che “rischia di generare una discriminazione tra cittadini di serie A e di serie B rispetto alla loro collocazione geografica – aggiunge Raggi – e pertanto l’Amministrazione capitolina chiede che i Ministeri coinvolti rendano immediatamente uniforme l’applicazione normativa. Vanno inoltre fornite indicazioni dettagliate sugli aspetti organizzativi e sulle procedure di non ammissione o di allontanamento dei bambini non provvisti di adeguata documentazione, così da poter rispondere alle legittime preoccupazioni delle famiglie e degli operatori scolastici, ed evitare problemi di ordine pubblico”.