“Sporco arabo” e il deputato di Macron manda in rianimazione l’avversario
Il deputato di Macron aggredisce un collega
Le responsabilità nell’aggressione devono ancora essere delineate con precisione, ma si sa che i due uomini erano in cattivi rapporti dalla fine del 2016, in ragione della decisione presa da El Guerrab di abbandonare il Ps per raggiungere le file del movimento di Macron. Il deputato macronista, prima di abbracciare il progetto politico dell’allora candidato di En Marche!, ha militato a lungo nel partito di François Hollande, facendo anche parte dell’équipe di campagna di Ségolène Royal, quando quest’ultima si era candidata alle presidenziali del 2007. E il «tradimento» non era stato gradito da Faure, che sulle pagine del giornale online Mediapart aveva attaccato, lo scorso maggio, l’«opportunismo» di El Guerrab. Nessuno, comunque, si poteva certo immaginare che la situazione potesse degenerare a tal punto. Il deputato macronista è attualmente in stato di fermo, e contro di lui la procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per «violenze aggravate». Il Ps, dal canto suo, reclama a gran voce l’esclusione di El Guerrab da Lrem. «Nessuno ritiene che M’jid El Guerrab possa ancora incarnare la République e essere un esempio», ha dichiarato Olivier Faure, presidente del gruppo Nouvelle Gauche all’Assemblea nazionale. Giovedì sera, il partito del presidente ha duramente condannato l’accaduto, sottolineando tuttavia che la dinamica dei fatti deve ancora essere precisata. «Nessun comportamento può giustificare atti di violenza», si legge nel comunicato di Lrem, che augura una «pronta guarigione» a Boris Faure.