Invictus games, il colonnello Paglia al Principe Harry: «Facciamoli in Italia»
L’Italia è vista «come un esempio» nel mondo e «sarebbe bello che potesse essere la sede degli Invictus games 2019». A “candidare” il Paese come sede per i giochi paralimpici dei militari diventati disabili in servizio o per cause di servizio è stato il capitano della squadra italiana e consigliere del ministro della Difesa, Gianfranco Paglia.
Paglia: «L’Italia è un esempio unico al mondo»
Il tenente colonnello Paglia, a Toronto con il team italiano per la terza edizione dei giochi, ne ha parlato incontrando il principe Harry, che è stato promotore ed è sostenitore della competizione (la foto dei due insieme è tratta dal sito congedatifolgore.com). Al giovane principe, che è tra l’altro capitano dell’esercito britannico, è stato chiesto di incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, proprio per cercare di portare i giochi in Italia nel 2019. «Sarebbe bello – ha detto Paglia- che il nostro Paese potesse essere la sede degli Invictus 2019, questo anche perché siamo visti come esempio e con ammirazione da tutti gli altri militari. Siamo infatti, l’unica nazione che attraverso il Ruolo d’Onore consente, a chi ne fa richiesta e dopo aver approfondito il singolo caso, di poter rientrare in servizio».
Il sogno di portare gli Invictus games in Italia
«Reputo che questo – ha commentato Paglia – sia un grande atto di civiltà ed è la dimostrazione di come la Difesa sia vicina e supporti i militari che hanno subito dei gravi traumi». «Mi piacerebbe che si potesse far respirare l’atmosfera degli Invictus games anche da noi, facendo ancor di più comprendere lo spirito che non è quello di vincere le medaglie, ma dare sostegno non solo ai militari ma anche alle famiglie. È una sana competizione che unisce tutti e lo sport – ha concluso Paglia – ha questa grande capacità di aggregazione».