Ubriaco al cellulare tampona e uccide un 31enne a Milano: il pm chiede il carcere
Non solo guidava in stato di ebbrezza – era recidivo – ma si era distratto per guardare il cellulare. Così ha provocato un incidente stradale nel quale ha travolto, uccidendolo, un uomo di 31 anni, un giovane avvocato. Per questo, con l’accusa di omicidio stradale aggravato, il pm di Milano Sara Arduini ha chiesto la convalida dell’arresto e la misura della custodia cautelare in carcere per un peruviano di 34 anni che a Milano, al volante di un van, ha tamponato a velocità sostenuta una Mini Cooper d’epoca ferma al semaforo rosso uccidendo un avvocato di 31 anni.
Al peruviano era già stata ritirata la patente
Il pm dopo avere accertato l’esatta dinamica del tragico incidente ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere. L’automobilista peruviano ha già un precedente per guida in stato d’ebbrezza con conseguente ritiro della patente. Poco prima delle nove, sotto i fumi dell’alcool e distratto dal cellulare mentre guidava un van da nove posti, si è schiantato contro una Mini d’epoca ferma al semaforo rosso, uccidendo il giovane avvocato che era alla guida e che era in attesa che scattasse il verde. Il professionista, Luca Andrea Latella, laurea in Bocconi, legale all’Eni, è morto per le gravi ferite riportate nell’urto. Il peruviano, risultato positivo all’alcol test (1.5 è il tasso rilevato) è stato prima portato a Niguarda per essere medicato, poi a San Vittore. Il pm ha confermato per lui la custodia cautelare.