Inneggiavano alla Jihad, espulsi tre stranieri: nel 2017 sono 70 i rimpatri
Due marocchini e un siriano sono stati espulsi per motivi di sicurezza nazionale. Si tratta, spiegano al Viminale, di un 38enne marocchino, detenuto per reati comuni, giunto «all’attenzione degli investigatori nell’ambito del monitoraggio del Dap. Nel 2016 era stato infatti inserito nel secondo livello “Medio” a seguito di una denuncia presentata dal suo compagno di cella perché vessato con rigide regole di convivenza dettate dalla sua visione integralista del credo islamico». Lo scorso aprile, il marocchino è salito al primo livello “Alto” perché «insieme ad altri detenuti, dopo aver appreso dai telegiornali della notizia della strage terroristica di Stoccolma, ha chiaramente ed inequivocabilmente festeggiato, inneggiando all’evento terroristico perpetrato nella capitale svedese».
Ecco chi sono gli espulsi
L’altro espulso è un siriano che utilizzava anche un alias di un cittadino tunisino. Nel 2015 era stato arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora presso la sede di Brognaturo (VV) della Cooperativa “Stella del Sud”. Lì in diverse circostanze ha avuto «condotte prevaricatrici nei confronti di altri ospiti e degli operatori». In particolare, aveva espresso apprezzamento nei confronti degli autori dell’attentato terroristico di Manchester e tentato di avviare una operatrice del centro verso la conversione all’islam. Successivamente, aveva avuto un diverbio con un operatore della cooperativa d’accoglienza per motivi legati alla sua visione della religione islamica. Già nel 2011 nei suoi confronti erano stati emessi due decreti di espulsione, riuscendo sempre a sottrarsi all’esecuzione degli stessi. Anche un 31enne marocchino, già sottoposto lo scorso 4 luglio a fermo da parte dei carabinieri di Tortona per il furto di un minibus della società di trasporto pubblico Arfea, e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stato espulso. Lo straniero, sottolineano al Viminale, nell’aprile 2016 era stato intercettato dai carabinieri in uno stato psicotico mentre si proclamava seguace dell’Isis. In questi ultimi mesi è stato affidato al Centro d’Igiene Mentale di Tortona e sottoposto a Trattamento Sanitario Obbligatorio. Ora è stato rimpatriato. Con questi utimi tre rimpatri, salgono a 70 gli estremisti rimpatriati quest’anno. Dal gennaio del 2015, secondo i dati del Viminale, sono stati 202 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento nel proprio Paese.