Clandestini, il Sap denuncia: siamo di fronte a “sbarchi programmati”
“Alla luce dell’indagine aperta dalla procura di Trapani relativamente alla nave Iuventa della Ong tedesca Jugend Rettet, non è per nulla un caso che l’80% degli sbarchi (e parliamo di 600/800 migranti per volta) avvenga nei weekend”. Così il segretario generale del Sindacato autonomo di Polizia (Sap), Gianni Tonelli, che parla di una pianificazione degli sbarchi in Sicilia nei fine settimana come “prova di accordi informali tra governo e Ong“. “I passaggi fondamentalmente sono due – scrive il Sap in una nota – il primo, riguarda l’accordo informale tra il governo e Ong, in quanto le operazioni non prevedono il solo soccorso in mare, ma una serie di tante altre incombenze, tra cui identificazione, fotosegnalamento, prima visita medica, screening sanitario, schede di provenienza, incontro con mediatori culturali, individuazione degli alloggi, noleggi di pullman per il trasporto nelle varie città italiane, individuazione dei centri di accoglienza sull’intero territorio italiano e organizzazione dello smistamento”. “Tutte queste operazioni – spiega il Sap – necessitano di essere programmate e dunque sincronizzate con gli sbarchi. Qui arriviamo quindi al secondo passaggio, ovvero l’accordo tra Ong e scafisti per programmare lo sbarco e dare avvio a delle vere e proprie ondate migratorie sincronizzate, con il benestare dello Stato Italiano che non può non sapere”. Il Sindacato autonomo di Polizia afferma che “dall’inizio dell’anno a oggi a Catania, su 17 sbarchi, 10 sono avvenuti durante il week end i restanti 7 il lunedì. Anche a Messina, su 9 sbarchi, 7 sono avvenuti durante il fine settimana e il Lunedì Santo. Il ritardo di un giorno è legato alla variabile indipendente delle condizioni meteorologiche”. Secondo Gianni Tonelli, “dopo le rivelazioni di Emma Bonino la quale ha reso noto che l’approdo esclusivo nei porti italiani era stato deciso dal governo Renzi per ottenere elasticità sullo sforamento del tetto di stabilità, al fine della elargizione degli 80 euro, si aggiunge un ulteriore tassello che delinea il puzzle della vergogna perpetrata contro il Paese gli interessi della nazione e che tira in ballo, oltre alle responsabilità del governo, anche quelle delle amministrazioni interessate”. Tonelli punta il dito anche contro “il poco personale di Polizia a disposizione, i doppi e tripli turni di per far fronte all’emergenza, le inutili mascherine antialito date in dotazione ma che di fatto non proteggono per nulla da possibili contagi”.