Spiaggia fascista, il Pd accelera sulla legge per zittire i “nostalgici”

9 Lug 2017 18:27 - di Monica Pucci

La spiaggia di ispirazione “fascista” aperta a Chioggia, che ha scatenato le polemiche di tutto il solito fronte che va dal Pd ai partigiani, dopo l’articolo di Repubblica, potrebbe essere chiusa per la revoca della licenza. Quei cartelli di ispirazioni mussoliniana sistemati tra i lettini dal proprietario, nostalgico del Ventennio, hanno creato il solito baillame di polemiche con il Pd pronto ad approfittarne per rilanciare le sue iniziative legislative finalizzate a reprimere qualsiasi attività di propaganda filofascista anche sui sui social.

Il deputato Pd Walter Verini intervenendo stamattina a Gualdo Tadino (Pg) alla cerimonia di conferimento da parte del comune della cittadinanza onoraria a Remo Bonomi, sopravvissuto del campo di sterminio di Mathausen, ha annuciato che “proprio domani approda in aula alla Camera la legge che istituisce in Italia il reato di apologia di fascismo”. “Nella mia relazione in aula sosterrò con convinzione la  necessita di approvare questa legge: qui non si tratta di colpire opinioni, atteggiamenti folcloristici e di pessimo gusto, ma comportamenti e condotte che sono veri e propri atti di incitamento alla violenza, alla sopraffazione”.  Nel mirino c’è anche la spiaggia di Chioggia. “In Italia se è vietato ricostituire il partito fascista è di fatto consentita la sua apologia. Non è possibile. Ho letto stamattina una storia incredibile e vergognosa…”

La legge sull’antifascismo moderno

La legge Fiano (3243), da domani in discussione a Montecitorio, chiede l’introduzione dell’articolo 293-bis del codice penale, puntando a punire “chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco”.  Una norma che estende la legge Scelba del 1952 e poi la Mancino del ’93, portando la legislazione a contemplare anche gesti individuali da punire, come il saluto romano, la diffusione di gadget (“produzione,  istribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli” del fascismo e del nazismo). La nuova norma prevede “la reclusione da sei mesi a due anni” per questa fattispecie di reato, inoltre “la pena è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici”.

Storace: quanti “antifascisti” frustrati 
  

“Gli antifa, frustrati più che mai, non hanno ‘gnente da fa’. Non hanno capito, Sala, Repubblica, Boldrinova, che di loro ce ne freghiamo abbastanza. Hanno scoperto una spiaggia a Chioggia. Non sopportano che rendiamo onore ai nostri Caduti. Indagano se ci scappa un bel saluto romano. Certo, altro su di noi non ci può essere, come capita a voi lestofanti. Magari presto vi potrebbe capitare di cantare Sala libero… Sarà una lotta di liberazione…”, scrive su Facebook Francesco Storace, presidente del Movimento Nazionale.

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