Salvini: «Pronti ad allearci con tutti, tranne che con il Pd di Renzi»
«Noi al governo con chiunque, a esclusione di Renzi. Sarebbe meglio un centrodestra al governo, come in Veneto, Lombardia e Liguria, ma non escludo nulla, tranne il Pd di Renzi». Così Matteo Salvini ha risposto a una domanda relativa a governi con la Lega all’interno dell’esecutivo durante una conferenza stampa presso la sede della stampa estera, a Roma.
Salvini ha parlato nella sede della Stampa estera
Non è la prima volta che il leader leghista afferma la propria alternatività a Renzi, la cui «carriera – secondo la previsione di Salvini – politica volge al termine», ma qui parliamo addirittura di incompatibilità. Forse dettato dal mai venuto meno timore per le larghe intese tra Berlusconi e il leader del Pd nonostante le recenti sortite del Cavaliere abbiano categoricamente escluso tale eventualità. Ma l’incontro presso la stampa estera è stata per Salvini anche l’occasione per affrontare argomenti diversi da quello delle alleanze. Nel mirino, tuttavia, resta sempre il leader dem: «Renzi parla di fiscal compact e di migranti? Solo chiacchiere, lui ha votato tutte quelle schifezze. Se fa sul serio, Gentiloni avvii procedura per rivedere i trattati, in base alle leggi europee», è la sfida che gli lancia Salvini. «A parole – ha aggiunto – dicono tutti di voler cambiare la Ue, domani sediamoci con Renzi, Berlusconi e Grillo, e vediamo se vogliono farlo veramente».
Sulla condanna di Bossi: «Lui non si è messo un soldo in tasca»
C’è anche una domanda su Umberto Bossi, condannato in primo grado insieme al figlio Renzo per aver utilizzato a scopi personali e familiari i soldi della lega. Salvini si mostra magnanimo nonostante la fronda interna che gli muove il Senatùr: «Solidarietà a Bossi che sono sicuro non si sia mai messo un euro in tasca, su lui dubbi non ne ho, su altri non so». Irriverente è invece la conclusione del leader leghista quando dice «quella era un’epoca passata, domani vado a festeggiare il sindaco di Ladispoli, nel Lazio».