Ius soli, guerriglia a Padova. Oltraggio alla targa per Mazzola e Giralucci (video)

18 Lug 2017 13:24 - di Viola Longo
padova

È stata una serata di tensione ieri a Padova, dove la polizia è dovuta intervenire per bloccare il tentativo dei centri sociali di assaltare una manifestazione di Forza Nuova contro lo Ius soli. Il bilancio finale è stato di tre fermati e alcuni feriti, anche fra le forze dell’ordine. Ma fra i danni collaterali alla manifestazione dei centri sociali va registrato anche l’imbrattamento della targa che ricorda Giuseppe Mazzola e Graziano Giralucci, i due militanti del Msi che il 17 giugno 1974 furono uccisi dalle Br, diventandone le prime vittime rivendicate. La targa è stata vandalizzata con della vernice rossa, con cui, oltre che una falce e martello, è stata disegnata proprio la stella simbolo delle Br.

Centri sociali contro Fn sullo Ius soli

I tafferugli sono esplosi intorno alle 22, quando i centri sociali hanno deciso di muoversi dal loro presidio per tentare di intercettare il corteo di Forza Nuova, nei pressi della centralissima piazza delle Erbe. A quel punto, in un centro storico blindato, la polizia, che si era frapposta tra le due formazioni, ha fatto partire una carica di alleggerimento verso i militanti dei centri sociali. Durante gli scontri è stata anche fatta esplodere una bomba carta, che ha causato il ferimento di un agente. Tre attivisti dei centri sociali sono stati fermati, mentre Forza Nuova ha concluso regolarmente la propria manifestazione. Per i tre fermati è stato disposto il processo per direttissima. Il Mattino di Padova, inoltre, riporta che in piazza con i centri sociali era presente anche presente la consigliera comunale di Coalizione Civica, già esponente di Rifondazione comunista, Daniela Ruffini.

Donazzan: «Il sindaco di Padova chiuda i centri sociali»

Gli scontri hanno provocato una presa di distanza da parte del sindaco, Sergio Giordani, il quale però si è limitato a condannare «la violenza» senza mai nominare i centri sociali che l’hanno provocata. Una “distrazione” che non è passata inosservata e che l’assessore regionale Elena Donazzan ha chiesto di sanare. «Solidarietà agli agenti rimasti feriti negli scontri di piazza con i centri sociali», ha detto Donazzan, sottolineando che si parla degli «stessi centri sociali che esprimono propri rappresentanti nella maggioranza che sostiene l’amministrazione Giordani, che spero prenda fermamente le distanze». Donazzan ha quindi sottolineato che «gli estremisti di sinistra alimentano un clima da anni ’70» e ha condannato come «un atto di infamia e vigliaccheria» l’imbrattamento della targa in memoria di Mazzola e Giralucci. «Le Br ieri sparavano e oggi ispirano le condotte dei professionisti dell’intolleranza e del disordine», ha commentato l’esponente azzurra, sollecitando la chiusura dei centri sociali da parte della giunta comunale. È stata poi l’europarlamentare azzurra Elisabetta Gardini a sottolineare che «se il buongiorno si vede dal mattino, quello della giunta Giordani è un inizio impietoso».

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