I sindaci al governo: “Non scaricare l’emergenza clandestini sui comuni”

20 Lug 2017 18:00 - di Redazione

”È fuor di dubbio che l’Italia in questo momento si trovi all’apice di un fenomeno epocale quale gli sbarchi migratori di portata eccezionale e che il nostro Paese ha affrontato e continua ad affrontare tale emergenza in maniera inadeguata”. Lo dichiarano il sindaco di Valdengo Roberto Pella, vicepresidente vicario di Anci, e Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e membro dell’Ufficio di presidenza Anci. I due amministratori locali di centrodestra chiedono che “i conflitti dell’emergenza migratoria non siano scaricati sui sindaci”. ”Così come – aggiungono Pella e Occhiuto – non si può negare l’assoluta mancanza di peso politico dimostrata dai governi italiani incapaci di incidere sulle istituzioni internazionali e sul dialogo con i Paesi del Mediterraneo. Si evidenzia, purtroppo, il fallimento del modello di accoglienza diffusa che crea insostenibili tensioni sociali che vanno a sommarsi con i problemi interni e, nel contempo, l’assenza degli strumenti necessari e della tempistica per la concessione dello status di rifugiato a chi ne avrebbe diritto”. “Tutto questo – precisano ancora – è al centro delle preoccupazioni degli amministratori di Forza Italia che sta giustamente fungendo da sentinella, con proposte mirate, a una situazione al limite della sostenibilità”. “Come pure – sottolineano Pella e Occhiuto – bene ha fatto il presidente Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro a denunciare le criticità riscontrate sui territori, criticità che inevitabilmente diventano ulteriori fardelli dei sindaci che si trovano per primi a fronteggiare i disagi. Non si tratta di andare contro i prefetti, tutt’altro”. “Si tratta di evidenziare ciò che non funziona: noi sindaci non possiamo da un lato subire imposizioni autoritarie dalle Prefetture e, dall’altro, avere risorse inique rispetto alle emergenze sociali dei cittadini italiani. Le persone italiane e non, con problematiche di vario genere, spesso in condizioni al limite della sopravvivenza, si rivolgono sempre ai Comuni, non agli uffici territoriali del governo. È quindi necessario – concludono Pella e Occhiuto – che le Prefetture rispettino gli impegni presi sulla gestione delle ondate migratorie e che, soprattutto, agiscano soltanto con l’intesa obbligatoria dei sindaci, uniche figure dotate di consenso e di un mandato popolare?”.

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