Ha 18 anni, è autistico, insegna alle elementari: la sua storia commuove il web
I bambini della quarta elementare attendono con ansia il professore d’inglese. Achille Missiroli, elegantissimo in giacca e pantaloni blu, aspetta nascosto dietro una porta. Poi avanza fino al centro dell’aula di fronte alla cattedra, appoggia il libro illustrato e inizia a declamare con pronuncia perfetta: «Alice was sitting by the river». Come racconta il Corriere della Sera alla scuola primaria Nicola Pisano di Modena si fa lezione di lingue e a farla è un ragazzo autistico di 18 anni che ha perfezionato da solo l’inglese guardando e riguardano video su Internet e ripetendone le frasi. È già la terza volta che tiene una lettura nell’istituto e il giorno dopo lo aspetta un’altra scuola.
Il ragazzo autistico e l’entusiasmo degli alunni
Quando Achille pronuncia le parole conclusive del racconto: «That’s it! That’s the End», un’ondata di eccitazione percorre tutta la sala, si legge ancora sul Corriere. «Adesso avrei qualche domanda in inglese per voi» dice ai bambini. «Anche noi!» rispondono loro in coro. E immediatamente si alza una selva di mani. Lo scambio prosegue in lingua. «Il fatto di relazionarsi con lui e di esprimersi in inglese li stimola moltissimo — dice una delle insegnanti, Anna Maria Morselli, 52 anni —. La prima volta che Achille è venuto a far lezione non avevamo detto loro che aveva l’autismo: non se ne sono accorti e non hanno colto le sue difficoltà sociali. Poi abbiamo lavorato per sensibilizzarli su chi è un “fuori classe”. Abbiamo già un altro appuntamento per l’anno prossimo». Dietro alle letture nelle scuole c’è quella che Achille, chiedendo di farle «un applauso» , definisce «la mia collega» («senza di lei non avrei mai fatto questa esperienza», spiega): Marcella Vaccari, 47 anni, l’educatrice specializzata nel lavoro con bambini autistici assunta dalla sua famiglia, che si è inventata il «Progetto fuoriclasse» (appunto) per permettere ad Achille, che frequenta la quinta di un istituto tecnico, di partecipare all’alternanza scuola-lavoro prevista per gli studenti italiani.
Il progetto
«Quello che abbiamo fatto è puntare sulla sua abilità, invece che partire da una disabilità — dice al Corriere della Sera — Achille è affetto da disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento, ha un quoziente di intelligenza alto, 111 sulla scala non verbale, ma ha difficoltà per quanto riguarda l’autonomia e le capacità relazionali». L’autismo infatti limita soprattutto le interazioni sociali e le persone che ne sono affette faticano a riconoscere le emozioni di chi li circonda. Le letture nelle scuole elementari stanno aiutando anche lui: «Con i bambini crea una relazione vera, che gestisce lui — aggiunge l’educatrice — a volte ha bisogno del mio aiuto, ma tenere due classi è complicato per tutti. Abbiamo solo dovuto prepararci un po’ prima — aggiunge Vaccari — perché Achille di solito dice molte parolacce e con i bimbi non va bene».