Trump crede alle fake news? Colpa dei collaboratori. La Casa Bianca vieta le veline
Sarebbe colpa dei collaboratori se Donald Trump “inciampa” sulle fake news. Una situazione diventata così fuori controllo che il capo dello staff della Casa Bianca, Reince Priebus, si è visto costretto a diffondere un ordine di servizio in cui vieta l’arrivo sulla scrivania del presidente di notizie prese da internet e non approvate da un responsabile.
Trump “vittima” della disattenzione dei collaboratori
A dare notizia della circolare è stato Politico, spiegando che la scelta di cosa portare all’attenzione di Trump, finora, era alla portata di qualsiasi collaboratore, anche di medio o basso livello, e che gli articoli venivano stampati anche da siti noti per le fake news. Una prassi esplosiva se combinata con la propensione del presidente, che – è spiegato – naviga pochissimo, a twittare d’istinto e con toni assai polemici, magari senza aver accertato prima la veridicità delle notizie.
Il caso delle copertine di Time
Nell’articolo, Politico cita il caso della copia di due copertine di Time, una degli anni Settanta in cui si evocava il rischio di una nuova glaciazione, e una del 2008 sul pericolo del global warming: stampate da K. T. McFarland, viceconsigliere per la Sicurezza nazionale, le due copertine stavano per provocare una tirata via Twitter contro l’ipocrisa dei media. Ma, fortunatamente per Priebus, altri collaboratori hanno informato in tempo Trump del fatto che la copertina degli anni settanta era un falso che da anni circola in rete.