Le spese non finiscono mai: l’Italia regala dieci motovedette alla Libia
Dopo i trenta milioni di euro spesi dal governo italiano pe rrispecare i cadaveri dei clandestini, mentre i nostri marinai riposano ancora nelle loro navi nel mare, un altro spreso: saranno operative già nei prossimi giorni in acque libiche le prime due motovedette consegnate dall’Italia al governo di Tripoli per il pattugliamento e il controllo delle coste allo scopo di contrastare il traffico di esseri umani e il business dell’immigrazione irregolare dal Nord Africa. Le navi, riferiscono fonti del Viminale, dopo uno scalo tecnico in Sicilia raggiungeranno la Libia e saranno subito impiegate in chiave di prevenzione del fenomeno. Alle due motovedette si uniranno entro due mesi le altre otto unità navali che l’Italia si è impegnata a consegnare alla Libia. Si tratta di mezzi tenuti in custodia dal nostro Paese fin dal 2011, all’epoca delle primavere arabe, nel frattempo ammodernati e forniti delle necessarie dotazioni tecnologiche, ovviamente a spese dei cittadini italiani. Le prime navi sono state consegnate in concomitanza con la conclusione del programma di formazione degli ufficiali libici, che hanno frequentato corsi specifici di addestramento a bordo di nave San Giorgio della Marina militare, a Napoli e a La Spezia.E questa formazione quanto ci è costata? Si prevede che le dieci motovedette siano operative in acque libiche entro la fine di giugno. Vedremo se diminuirà l’invasione di clandestini nel nostro Paese…