Senato, Torrisi replica ad Alfano: «Io espulso? Roba da Unione Sovietica»
Non scioglie la riserva sulle dimissioni che gli sono state chieste da Angelino Alfano, ma al suo aut aut replica paragonando Ap al Pcsu. «Sì, ho visto… ma poi mi domando: come si fa? Che fanno? C’è un’espulsione? Roba che nemmeno il Partito comunista sovietico, lasciando perdere il Partito comunista italiano…», è stato il commento di Salvatore Torrisi alla minaccia di espulsione da Ap se non avesse lasciato la presidenza della commissione Affari costituzionali al Senato.
Torrisi: «Sono seriamente preoccupato per Alfano»
Non solo. Il senatore, eletto a sorpresa al posto del dem Giorgio Pagliari, si fa gioco del ministro degli Esteri dicendosi «seriamente preoccupato per Alfano». «Il suo intervento mi è sembrato assolutamente irrituale e inconcepibile», ha detto Torrisi al termine della prima seduta della commissione sotto la sua presidenza. Una seduta descritta con un «clima tranquillo, normale» da chi vi ha partecipato.
Le dimissioni? «Vediamo cosa succede nel Pd»
«Non c’è stato alcun complotto, è stata una vicenda tutta parlamentare. La mia preoccupazione ora è far funzionare la commissione. Se mi fossi dimesso ieri – ha aggiunto – si sarebbe bloccata, mentre oggi abbiamo concluso la discussione generale e fissato il termine per gli emendamenti». Dunque, assolti questi adempimenti si dimetterà? «Vediamo cosa succederà nel Pd. Se ha un nome per il quale vi siano anche i voti…».