Il programma di Marine Le Pen su giustizia, sicurezza e terrorismo

19 Apr 2017 13:45 - di Alessandro Verrelli

Sicurezza, giustizia e lotta al terrorismo sono temi attualissimi che giocheranno un ruolo fondamentale anche il prossimo 23 aprile 2017, quando i francesi verranno chiamati alle urne per il primo turno delle elezioni presidenziali. Questi argomenti trovano ampio spazio nel programma elettorale di Marine Le Pen.

Marine Le Pen e l’assunzione di poliziotti

La leader del Front National, per cominciare, intende intervenire profondamente sul ripristino della polizia. Il piano prevede l’assunzione di quindicimila nuovi poliziotti oltreché l’ammodernamento di equipaggiamenti, stazioni e caserme. Interessante il “refocus” che la Le Pen intende applicare a polizia e gendarmeria; queste verranno sgravate da compiti amministrativi per essere totalmente impiegate in missioni di pubblica sicurezza. A tutto ciò si aggiunge il contrasto al lassismo in materia di diritto penale con degli interventi molto incisivi riguardo le pene. Verrà portato avanti, inoltre, un percorso indirizzato al ripristino delle pene per i reati minori e l’eliminazione di riduzioni automatiche delle misure afflittive.

La delinquenza giovanile

Un punto specifico del programma elettorale viene dedicato alla lotta alla delinquenza giovanile. Perno della battaglia sarà la responsabilizzazione dei genitori tramite l’eliminazione degli aiuti sociali alle famiglie con giovani componenti in manifeste situazioni di carenza educativa. Certo che, davanti ad un così forte inasprimento delle pene, un problema reale sarà quello delle prigioni. Per questo diventa fondamentale la creazione di quarantamila nuovi posti carcere entro cinque anni e il ripristino dell’espulsione automatica di criminali e delinquenti stranieri tramite la stipula di accordi bilaterali, per fare in modo che gli stranieri possano scontare le pene detentive nei loro paesi d’origine.

Immigrazione e terrorismo

Misure più rigide vengono proposte anche in tema di immigrazione e contrasto al terrorismo. Marine Le Pen propone la riduzione dell’immigrazione legale per un bilancio annuale di diecimila unità, l’abolizione del ricongiungimento familiare automatico e dell’acquisizione automatica della cittadinanza francese per matrimonio. E su questo tema, a fare rumore, è l’attacco della Leader del F.N. a Papa Francesco scagliato in occasione di una intervista al giornale cattolico “Le Croix”: “Che invochi la carità, l’accoglienza altrui, dello straniero, non mi sconvolge. E però la carità può essere soltanto individuale. Chi pretende che gli Stati vadano contro l’interesse dei popoli non imponendo delle condizioni all’accoglienza di un importante numero di migranti è per me politica, direi anche ingerenza, visto che è (il Papa) anche un capo dello Stato”. E proprio in nome della sicurezza del popolo francese, tra le mission lepenista figura lo scioglimento delle organizzazioni, di ogni genere, legate ai fondamentalismi islamici con conseguente espulsione dei componenti stranieri.

Le moschee

Il Ministero dell’Interno avrà il delicato compito di identificare e chiudere le moschee che praticano un Islam estremista, nonché contrastare il finanziamento estero dei luoghi di culto illegali. Questi i temi più forti riguardo sicurezza, giustizia e lotta al terrorismo, nell’agenda della leader del Front National. Ai francesi, adesso, il compito di scegliere il programma elettorale migliore per la nazione.

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