Truffa un’anziana: dopo l’anello di famiglia vuole rubarle anche la fede…

6 Mar 2017 11:02 - di Giulia Melodia

Cinico, freddo, avido e spietato fino all’ultimo: non gli bastava aver ingannato la fiducia e l’ingenuità di un’anziana signora. Non si è accontentato di averle rubato denaro in contanti e un prezioso anello, con tanto di stemma della famiglia, no: voleva di più. Voleva portarle via anche la fede nuziale… 

Truffa a un’anziana: vuole rubarle anche la fede

Fede che, però, il truffatore non è riuscito a sfilare dal dito dell’anziana vittima. Con un modus operandi ormai noto e al centro di numerose campagne di sensibilizzazione della polizia, ‘“Non siete soli #chiamatecisempre”, un finto avvocato ha telefonato a casa di una ultraottantenne convincendola che il marito ed il figlio erano bloccati in una caserma e che per farli rilasciare doveva pagare 3500 euro. La vittima, disperata, ha racimolato in casa 900 euro e tutti i gioielli, compreso un anello con lo stemma di famiglia. Come preannunciato, dopo pochi minuti dalla telefonata, si è presentato a casa dall’anziana il “delegato alla riscossione”, ovvero un ragazzo poco più che ventenne, il quale, dopo aver messo in tasca i soldi ed i gioielli, ha provato anche a togliere dal dito la fede nuziale della vittima.

L’arresto del truffatore e la ricerca del complice 

Tutto sembrava essere andato secondo i piani: e invece no… Quando il giovane è uscito dal portone, infatti, si è trovato davanti gli uomini della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato Tuscolano, diretto da Giovanni Di Sabato, che lo hanno arrestato. In realtà i poliziotti avevano già notato il 22enne di origini campane e stavano seguendo i suoi movimenti da qualche tempo. Immediata è scattata la perquisizione che ha permesso di recuperare i 900 euro, i gioielli e l’anello di famiglia. Contemporaneamente al fermo del giovane, poi, è tornato a casa il marito dell’anziana vittima, ma la coppia ha fatto appena in tempo a capire di essere stata truffata, quando gli agenti hanno bussato alla loro porta per raccogliere la denuncia e riconsegnare loro il bottino. Il 22enne è stato arrestato, mentre continua il lavoro degli investigatori per dare un nome al “telefonista”, comlice del raggiro fortunamente non andato in porto…

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