Morto a 4 anni per crisi respiratoria: sotto accusa i genitori e la pediatra
Il dramma, il dolore, l’inchiesta. Si cerca di far luce sulla morte di Liberato Calandra, il bambino di 4 anni deceduto per una crisi respiratoria. Tre sono gli indagati: genitori e la pediatra sono accusati di omicidio colposo. Come si legge sul Mattino, i quattro nonni del bambino, invece, sono stati individuati come parte offesa.
La crisi respiratoria in mattinata
Se non ci saranno ritardi o difetti formali, già martedì sera si potrebbe effettuare l’autopsia. La salma del piccolo Liberato Calandra è custodita, sotto sequestro, nella sala mortuaria dell’ospedale di Eboli. All’autopsia, quindi, dovrebbero partecipare almeno due medici legali. Già sabato sera, in ospedale, i carabinieri avevano raccolto dichiarazioni penalmente rilevanti. Il bambino avrebbe accusato la crisi respiratoria già nel corso della mattina. In ospedale a Eboli, quindi, il bambino sarebbe arrivato con otto o dieci ore di ritardo. Gli investigatori stanno tentando di capire se i genitori hanno utilizzato le misure più scrupolose per evitare la morte del figlio. Secondo l’accusa, i genitori avrebbero dovuto allertare il 118. Liberato, invece, è stato trasferito in ospedale dal padre, a bordo di una macchina, senza assistenza medica, in un tragitto impegnativo e lungo, da Puglietta di Campagna fino a Eboli. In ospedale, Liberato è arrivato senza vita.