Incubo black bloc al corteo anti-Ue. Commercianti pronti alla serrata
La paura si è diffusa quando è stato lanciato l’allarme black bloc. L’incubo di scontri e devastazione, come a Genova nel 2001 e come a Napoli due settimane fa, sta assalendo i commercianti romani, che starebbero valutando l’ipotesi di abbassare le serrande. In particolare a Testaccio, che sabato verrà attraversato dal corteo indetto dalla piattaforma sociale Eurostop in occasione del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma. Alla manifestazione che da piazza Porta San Paolo arriverà fino a Bocca della Verità attraversando lo storico quartiere romano, a cui hanno aderito anche i sindacati di base e movimento No Tav, sono attese circa 10mila persone. Un corteo che preoccupa residenti e commercianti. «Come possiamo restare aperti dopo quello che abbiamo visto negli anni scorsi in altre zone di Roma? Io ho già deciso alle 13 chiuderò», lamenta il titolare di un bar della zona. «Qui non si tratta di capire se chiudere o meno – dice una tabaccaia di via Galvani – ma solo decidere a che ora abbassare le serrande». I più arrabbiati per la scelta del percorso autorizzato nei giorni scorsi sono i titolari dei negozi di via Luca della Robbia. «Non conosciamo le ragioni di questa scelta ma non ce la spieghiamo. Qui sarà vietato parcheggiare già da venerdì mattina e per me – si sfoga il titolare di un ristorante- non sarà una giornata di lavoro persa ma due. Si lavora soprattutto nel week end e invece…E dobbiamo anche sperare di non avere ulteriori danni».
La paura dei black bloc in tutta Roma
Sulla stessa strada diversi locali hanno un dehors. «Noi smonteremo gli ombrelloni – dice un ristoratore- porteremo dentro tavoli e sedie. E sulla chiusura decideremo in queste ore. Ma non vedo molta scelta». «Qui ci sono dei ponteggi – denuncia un commerciante davanti a piazza Testaccio – Li rimuoveranno? Non so, ma il passaggio di una manifestazione di questo tipo da qui ci lascia senza parole». «Io sono qui da 60 anni e un corteo di questo genere da qui non è mai passato», un altro commerciante. E tra i residenti in tanti si dicono stupiti del percorso del corteo. «Perché farli passare qui nel cuore del quartiere?». «Qui rischia di crearsi un imbuto – dice una residente di via Pietro Querini – Chi non potrà andare via, starà chiuso in casa».
Ma il tam tam tra i commercianti prosegue anche negli altri quartieri attraversati dalla manifestazione. La serrata anti black bloc potrebbe scattare ovunque.