Il sindaco Raggi: sarà reato rovistare nei cassonetti della spazzatura
“Il rovistaggio dei rifiuti non è contemplato dal vigente regolamento comunale per la gestione dei rifiuti urbani ed è possibile perseguire la condotta di chi commette l’abuso solo se tale attività è poi seguita da un concreto abbandono dei rifiuti nel suolo pubblico e solo se la Polizia locale coglie in flagranza l’autore del reato. Questa assenza è estremamente deprecabile, noi ci siamo trovati ad applicare un regolamento particolarmente datato che nessuno aveva pensato fino ad oggi di aggiornare”. Lo ha detto il sindaco di Roma Virginia Raggi rispondendo a un’interrogazione del consigliere di Fdi Francesco Figliomeni in consiglio comunale. “Lo stiamo facendo, e nel nuovo regolamento di pulizia urbana, che è in fase consultiva interna ma che quanto prima verrà sottoposto all’approvazione dell’organo deliberante, è stato elaborato un apposito articolo che prevedendo il divieto di tenere alcuni comportamenti, tra cui rientra il rovistaggio, nonché il trasporto anche tramite l’utilizzo di mezzi mobili consenta di avere un adeguato apparato sanzionatorio – ha proseguito -. Ci stiamo muovendo innanzitutto a livello regolamentare per disciplinare una fattispecie che oggi non è prevista”.
Raggi: siamo in ritardo con la differenziata
“Per quanto riguarda l’abbandono dei rifiuti, c’è da dire che il fatto che la differenziata non sia ancora stata estesa in modo capillare e quindi ci troviamo dei cassonetti stradali, anche questi favoriscono questa tipologia di attività – ha proseguito Raggi – Ovviamente l’amministrazione sta ponendo in essere un nuovo piano rifiuti con delle azioni che peraltro sono già state avviate, ad esempio abbiamo aumentato la raccolta porta a porta per le utenze non domestiche che prima non era prevista ed entro novembre di quest’anno verrà estesa a tutte le utenze non domestiche della città”. “C’è una attività di contrasto dei mercatini abusivi
molto attiva da parte della Polizia locale – ha spiegato il sindaco – in particolare al mercato parallelo di Porta Portese Est, con ben 28 sequestri amministrativi solo a febbraio. È evidente che i blitz non servono se non sono seguiti da attività collaterali, che solo il presidio della zona e poi il fatto di risalire la filiera del commercio abusivo”. “In termini di prevenzione uno dei mezzi di ausilio più validi risulta essere quella del volontariato – ha aggiunto Raggi – che utilizzato
nel caso di specie presso il centro commerciale Insieme di viale della Primavera ha consentito la parziale eliminazione del problema grazie alla presenza costante del personale dell’Arma dei Carabinieri in congedo”.