Giorgia Meloni: «L’alleanza? Pongo tre questioni importanti, aspetto le risposte»

13 Mar 2017 12:16 - di Giorgia Castelli

Giorgia Meloni detta le sue condizioni per l’alleanza alle prossime politiche. «Berlusconi non vuole primarie? Ho già detto con chiarezza che farò del mio meglio per fare un’alleanza ma non la farò ad ogni costo. Ci sono tre questioni che pongo come centrali – ha detto la presidente di Fratelli d’Italia – la prima riguarda la selezione della classe dirigente e del portabandiera. Io propongo le primarie e su questo ho addirittura presentato una proposta di legge».

Meloni: abbiamo presentato un testo sulle primarie

La leader di Fratelli d’Italia ha spiegato: «Berlusconi ha detto spesso che lui non le vuole le perché non sono normate e ora che abbiamo depositato il testo mi piacerebbe sapere se Forza Italia intende fare con noi questa battaglia». Sulla leadership, la parlamentare ha ribadito che «non dovrà essere calata dall’alto o decisa a tavolino ma scelta dai cittadini. Ad oggi non c’è una figura condivisa da tutti e per questo bisogna avere l’umiltà di chiedere agli italiani attraverso le primarie o con un sistema che faccia decidere al popolo».

Meloni: la battaglia sui contenuti

La seconda questione, ha proseguito Giorgia Meloni, «riguarda i contenuti: non sono qui per fare testimonianza ma per vincere le elezioni con una compagine e con un programma che mi consentano di governare l’Italia nell’interesse degli italiani. E la terza – ha concluso Meloni – possiamo chiamarla la clausola anti-inciucio: l’impegno di tutti i partiti che fanno parte della coalizione a non fare mai accordi, in qualunque caso, col Pd». 

La manifestazione per i 60 anni dei Trattati di Roma

La laeder di Fratelli d’Italia ha poi annunciato che «per il 25 marzo, in occasione dei 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma abbiamo organizzato una manifestazione per raccontare l’Europa che vorremmo e che è molto diversa da questa. Non sarà una mobilitazione di piazza e neanche di sola contestazione: ci ritroveremo all’Angelicum di Roma di via IV Novembre per ribadire che i veri antieuropeisti sono gli usurai che governano l’Ue». 

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