GdF smaschera un pensionato: si fingeva funzionario Ue per truffare gli imprenditori
La fantasia dei truffatori è infinita e il bacino d’utenza delle vittime di un possibile raggiro a cui attingere sconfinato. E’ anche per questo che è stato possibile per un pensionato di 76 anni, totalmente estraneo alle istituzioni Europee fingersi un falso funzionario della Unione Europea in grado di garantire finanziamenti e intermediazioni con Bruxelles.
Gdf smaschera pensionato che si fingeva funzionario Ue
Ed è per questo che i Finanzieri della Compagnia di Rossano, con il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno arrestato un falso funzionario dell’Unione Europea per aver ricevuto indebitamente denaro a fronte della promessa di erogazione di finanziamenti comunitari a ”fondo perduto”. La truffa è stata perpetrata ai danni di alcuni imprenditori edili locali ad opera di un uomo che, riuscendo ad accreditare a suon nome una fittizia professionalità e altrettanti fasulli contatti politici, si dichiarava funzionario della Unione Europea e prometteva, in cambio di denaro, di revisionare e curare personalmente progetti di investimento destinati a ricevere finanziamenti comunitari. Le indagini, allora, sono partite da una denuncia presentata da alcuni imprenditori che riferivano di aver avuto alcuni incontri con un certo Sergio Cottignoli il quale, presentatosi come funzionario dell’Unione Europea addetto alla revisione dei progetti finalizzati ad ottenere finanziamenti con fondi comunitari di sviluppo, richiedeva loro denaro al fine di poter ”indirizzare”, in particolare, una pratica di finanziamento relativa ad un progetto concernente la costruzione di un villaggio turistico sulla costa ionica. A detta del truffatore, infatti, il suo intervento avrebbe consentito una ”più spedita” e veloce definizione della pratica in virtù del suo incarico e della funzione svolta, nonché delle sue presunte influenze negli ambienti delle Istituzioni Comunitarie.
Le indagini e l’arresto in flagranza di reato
Lo sviluppo delle indagini ha consentito poi ai finanzieri di identificare il falso funzionario, come anticipato un penzionato 76enne totalmente estraneo alle istituzioni Europee, e affatto in possesso di alcun titolo utile per un’intermediazione diretta come richiesto dagli imprenditori, passati nel giro di breve da soggetti interessati alla percezione di finanziamenti comunitari, a vittime di una truffa. Coordinati dalla Procura, allora, i finanzieri hanno proceduto a documentare gli incontri tra il falso funzionario e gli ignari imprenditori. E nel corso di un appuntamento che avrebbe dovuto essere conclusivo, Cottignoli assicurava ai suoi interlocutori di dover fornire ad una banca tedesca garanzie economiche e richiedeva il pagamento anticipato di 48.000 euro. L’imprenditore, ricevuta l’ok per l’erogazione del finanziamento, emetteva un assegno intestato a Cottignoli e lo consegnava al falso funzionario. Subtio dopo, però, il truffatore è stato fermato dai militari ai quali ha riferito di essere un funzionario della Comunità Europe, e loro per tutta risposta gli hanno messo le manette ai polsi. Cottignoli è stato infatti arrestato in flagranza per il reato di truffa aggravata e posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Perquisito, oltre all’assegno ricevuto, in possesso del pensionato ingegnoso sono stati ritrovati e sequestrati numerosi falsi documenti con intestazione dell’Unione Europea e di istituti bancari tedeschi; un timbro recante l’effige della ”Commissione Europea”; alcuni tesserini identificativi falsi con il titolo di ”Revisore progetti finanziari Italia” per conto delle Commissioni FESR – FSE – FEAOG – SFOP. Nell’abitazione di Cottignoli, infine, i Finanzieri hanno trovato anche timbri con il marchio a inchiostro della ”Banca Centrale Europea”, nonché documentazione falsa relativa a pratiche di finanziamenti comunitari oltre ad un’altra serie di tesserini del tutto simili a quello presentato dall’arrestato. Una truffa organizzata, la sua, fallita dopo una serie di raggiri grazie all’illuminazione di qualcuno più scaltro del truffatore.