Donne dell’Est, la Rai chiude “Parliamone sabato”. E i dirigenti?
Tanto tuonò che piovve: dopo le polemiche e le prese di posizione di esponenti politici di governo e di opposizione, la Rai ha deciso, con inconsueta tempestività, la chiusura di Parliamone Sabato, programma in onda su Rai1. Con questa motivazione: ”Gli errori si fanno, e le scuse sono doverose, ma non bastano”, dichiara il direttore generale della Rai Antonio Campo Dall’Orto. ”Occorre agire ed evolversi. La decisione di chiudere Parliamone Sabato non è infatti solo la semplice e necessaria reazione ai contenuti andati in onda lo scorso sabato, contenuti che contraddicono in maniera indiscutibile sia la mission del servizio pubblico che la linea editoriale che abbiamo indicato sin dall’inizio del mandato. È anche – prosegue – una decisione che accelera la revisione del daytime di Rai1 sulla quale peraltro stavamo già lavorando da tempo. Questo – conclude – al fine di rendere i contenuti Rai sempre più coerenti ai valori che ne ispirano la missione”. Il direttore di Rai1, Andrea Fabiano, aggiunge: ”Rinnovo le mie scuse più sincere per quanto accaduto e ribadisco l’impegno per un’offerta sempre ispirata ai valori del servizio pubblico”. Di fronte alla quantità di proteste veementi, di ondate di sdegno e di sobbalzi sulla sedia, dalla Boldrini all’Usigrai ai Consumatori ai sindacati, nessuno osa contraddire pubblicamente il provvedimento. Ma i problemi (e i comportamenti) della Rai sono ben altri. “Fa bene la Rai a chiudere un programma – dice Maurizio Gasparri di Forza Italia – ma dovrebbe in primo luogo rimuovere i dirigenti che sono responsabili di quanto avvenuto. Altrimenti ci rimettono persone che non hanno alcuna voce in capitolo perché sono dei semplici lavoratori e non vengono sanzionati coloro che si sono rivelati inadeguati”, ha infatti affermato il vicepresidente del Senato. “Ci aspettiamo, quindi, decisioni conseguenti. Così come la Rai ha fatto assunzioni senza regole e senza trasparenza, speriamo che adesso faccia invece rimozioni con motivazioni e trasparenza”. C’è anche chi reagisce con ironia, il marito della conduttrice Paola Perego: “Programma chiuso. Raiuno è salva. Ora accanitevi su altro. Buona giornata della felicità. Ai politici che hanno urlato purtroppo ora tocca ritornare a lavorare per davvero”. Questo il commento amaro di Lucio Presta, agente televisivo e marito di Paola Perego, sulla chiusura del programma dopo le polemiche per la lista sulle doti delle donne dell’est andata in onda nell’ultima puntata di sabato scorso.
Bufera sulla Rai per la trasmissione
Una delle prime reazioni era venuta dalla deputata del Partito democratico Lorenza Bonaccorsi, componente della commissione di Vigilanza Rai, secondo la quale su “certi argomenti non si scherza. Questa roba sul servizio pubblico non ci deve essere manco per scherzo”. A lei aveva fatto eco il suo collega della commissione di Vigilanza e segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. La “carica” era stata suonata dal presidente della commissione di Vigilanza Roberto Fico, del Movimento 5 Stelle, secondo cui “quanto è avvenuto ed è stato raccontato nella trasmissione di Rai Uno Parliamone sabato è esattamente la negazione di servizio pubblico. I responsabili di ciò che è successo devono dimettersi. Il direttore di Rai Uno e la presidente Maggioni si sono scusati per l’accaduto, ma non basta. Sono necessari provvedimenti seri. A breve convocherò un ufficio di presidenza dove valuteremo le audizioni da svolgere in Commissione sull’accaduto”. Anche la presidente della Rai Monica Maggioni si era mostrata da subito sulla stessa lunghezza d’onda: “Penso che quello commesso a Parliamone sabato sia un errore gravissimo perché contrasta con tutto il lavoro che la Rai ha fatto per contribuire alla costruzione dell’immagine della donna coerente con i tempi. Detto questo, bisogna intervenire, non lo si può considerare solo un errore”. Ricordiamo che il servizio era intitolato “La minaccia viene dall’est. Gli uomini italiani preferiscono le straniere”, andato in onda sabato scorso durante la trasmissione condotta da Paola Perego. C’è anche chi non si indigna ma scherza: “Per par condicio ora spiegate a noi femminucce perché dovremmo scegliere un uomo del nord europa?” Così su Twitter l’onorevole di Forza Italia, Laura Ravetto. E ci sembra l’atteggiamento più proporzionato.