Comunarie di Genova: avviso di garanzia a Grillo e Di Battista
Beppe Grillo e Alessandro Di Battista, rispettivamente fondatore e deputato del Movimento 5 Stelle, sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Genova. Il procedimento giudiziario arriva dopo la denuncia di Marika Cassimatis, votata dagli attivisti M5s come candidato a sindaco e poi sconfessata dallo stesso Grillo,
A Genova è battaglia legale nel M5S
In particolare, alla Cassimatis non era piaciuto il post pubblicato su beppegrillo.it, ritenuto «oltraggioso: ci siamo sentiti diffamati. Il “fidatevi di me” non è una prova neanche in una repubblica delle banane», ha spiegato nei giorni scorsi durante una conferenza in cui ha anche annunciato un ricorso al Tar per la sua esclusione dalla competizione elettorale. «Il post sul blog del 17 marzo, firmato a nome di Beppe Grillo, è stato estremamente oltraggioso», ha aggiunto Cassimatis sottolineando di aver appreso dal post di aver avuto 28 candidati consiglieri e, riguardo alle accuse di comportamenti contrari al M5S e di aver dileggiato i Cinquestelle, replica: «Ma di che cosa stiamo parlando? Per questo motivo ho presentato querela per diffamazione nei confronti di Beppe Grillo a tutela mia e dei compagni che hanno condiviso con me questa avventura. Ho inoltre presentato querela nei confronti del portavoce Alessandro Di Battista in quanto in seguito al post di Beppe Grillo, senza conoscere i fatti e le persone coinvolte, ha pronunciato parole ingiuriose nei confronti di tutti noi, definendoci “squali”. A noi che volevamo offrire il nostro tempo e la nostra passione per un ideale politico, per un’idea di giustizia». I fascicoli sono ora in mano al pubblico ministero Walter Cotugno.