Bancomat a rischio: i truffatori stanno “sperimentando” una nuova tecnica

20 Mar 2017 11:00 - di Sara Gentile

Boom di denunce nei commissariati di polizia a Napoli dove è stata segnalata una nuova truffa dei bancomat. Nell’ultima settimana, come si legge sul Messaggero,  sono cinque gli episodi tra Chiaia, Vomero e Arenella, che ricalcano come un copione la stessa identica dinamica criminale allo scopo di derubare la vittima dei suoi risparmi, estorcendole la carta bancomat senza neanche se ne possa accorgere.

Bancomat, ecco come agiscono i truffatori

La vittima predestinata, riporta ancora il Messaggero,  è il soggetto che si reca all’interno di un istituto di credito per prelevare col bancomat, dunque non gli sportelli all’aperto ma quelli allestiti dentro le banche. Per accedere all’interno dell’istituto, la vittima striscia la propria tessera nell’apparecchio esterno e adiacente alle porte automatiche che si aprono permettendogli di entrare. Dopo aver prelevato regolarmente dallo sportello, la vittima per uscire non si trova a portata di mano i classici bottoni che se pigiati riaprono le porte dall’interno ma trova un’altro apparecchio dove introdurre la tessera. È proprio in quel momento, spiega ancora il Messaggero,  che la truffa si consuma, perché l’apparecchio che in realtà è stato allestito dai truffatori, non restituisce la tessera originale ma una carta scaduta che la vittima non riconosce immediatamente. Per evitare che la vittima possa accorgersi di non aver ricevuto indietro la propria carta, infatti, solitamente i complici dei truffatori si presentano davanti all’istituto di credito facendo finta di dover entrare e prelevare di modo da mettere fretta al soggetto truffato.

L’invito a chiamare subito il 113

La polizia, spiega ancora il Messaggero,  sta indagando sulla modalità di come vengono rubati i codici segreti per utilizzare la tessera ma in ogni caso l’invito è quello di allertare    immediatamente il 113 quando si nota che per uscire dall’istituto di credito bisogna inserire la tessera in un apparecchio che poi puntualmente viene smantellato dai truffatori che scappano col bottino dei bancomat derubati.

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