Ora la Merkel cambia idea: attacca “il suo” euro e rimpiange il marco
Ora Angela Merkel rimpiange il marco. Peggio, attacca l’euro, la creatura made in Germany finora considerata intoccabile. E’ l’ultimo riposizionamento a sorpresa della cancelliera tedesca alle prese con una campagna difficilissima, con il candidato socialdemocratico Martin Schulz, finora avanti di 11 punti percentuali.
Ora Angela Merkel attacca l’euro
Rispondendo indirettamente a tutti i membri dell’amministrazione di Donald Trump che hanno accusato la Germania di essere avvantaggiata dalla debolezza dell’euro (la Germania usa l’euro «esageratamente sottovalutato» per «approfittarsi» degli Stati uniti e degli altri Stati europei, questa l’accusa), la Merkel ha ammesso di avere qualche problema. “In questo momento abbiamo ovviamente un problema con il valore dell’euro», ha detto riferendosi a un cambio troppo basso. Ma più che l’incentivo alle esportazioni, Merkel mette in rilievo come i tassi bassi danneggino i risparmiatori tedeschi. «La Bce – ha spiegato la cancelliera tedesca – ha una politica monetaria che non risponde alle esigenze alla Germania, anzi è fatta su misura per Paesi come Portogallo, Slovenia o Slovacchia. Se avessimo ancora il marco avrebbe sicuramente un valore ben diverso da quello che ha l’euro in questo momento». Una constatazione che la cancelliera fa premettendo che la Banca centrale europea è autonoma, ma che suona molto come una critica a Mario Draghi. Una lamentela, insomma, che suona strana. Non è un mistero che la bilancia commerciale di Berlino sia perennemente in attivo e sia stata avvantaggiata in questi anni di crisi. È di dieci giorni fa la notizia che nel 2016 ha raggiunto un attivo di 253 miliardi. Ennesimo record, raggiunto nonostante dalla Commissione europea arrivi regolarmente la raccomandazione a limitarlo. La conferenza sulla sicurezza di Monaco è stata anche l’occasione per un confronto con il vicepresidente Usa Mike Pence a proposito della competitività acquisita dalla Germania grazie all’euro. Pence ha criticato il surplus commerciale della Germania e ha osservato come nella Quinta strada di New York tutti abbiano una Mercedes e non una automobile statunitense. «Ci sono più iPhone in questa sala di Mercedes sulla Quinta Avenue», ha replicato la Merkel.