Droga, folla ai funerali del ragazzo suicida. La Finanza: è stata la madre a chiamarci

15 Feb 2017 17:55 - di Lisa Turri

Una folla di quasi duemila persone ha dato l’ultimo saluto, nella chiesa di Santo Stefano, a Lavagna – nel levante genovese – al ragazzo di 16 anni che si è tolto la vita, due giorni fa, durante una perquisizione domiciliare per 10 grammi di hashish. C’erano i compagni di scuola, i compagni di calcio della squadra in cui il giovane militava, gli amici ed un intero paese che si è stretto intorno alla famiglia per l’ultimo saluto al giovane studente.

L’intervento della madre

A celebrare le esequie don Andrea Buffoli, che durante la funzione ha sottolineato, rivolto ai tanti giovani presenti, sconvolti dalla tragedia, come la loro stessa partecipazione fosse una testimonianza del “bene che gli avete dato e che da lui avete ricevuto”. “Questo amore – ha aggiunto – va custodito”. Sulle scale uno striscione, sistemato dagli amici: “Nessuno muore sulla terra  finché vive nel cuore di chi resta”. Toccante l’intervento della madre  durante le esequie:  “Vi vogliono far credere che fumare una canna è normale, che faticare a parlarsi è normale, che andare sempre oltre è normale. Qualcuno vuol soffocarvi”. “Diventate protagonisti della vostra vita e cercate lo straordinario – ha detto ancora la madre del sedicenne – Straordinario è mettere giù il cellulare e parlarvi occhi negli occhi. Invece di mandarvi faccine su whatsapp, straordinario è avere il coraggio di dire alla ragazza sei bella invece di nascondersi dietro a frasi preconfezionate”. “Straordinario – ha detto infine – è chiedersi aiuto proprio quando ci sembra che non ci sia via di uscita. Straordinario è avere il coraggio di dire ciò che sapete. Per mio figlio è troppo tardi ma potrebbe non esserlo per molti di voi, fatelo”. 

Gasparri e Giovanardi contro Saviano 

La tragica fine del ragazzo è diventata un caso nazionale, di cui si è occupato anche Roberto Saviano, stigmatizzando in un intervento su Repubblica l’accanimento contro i singoli a vantaggio dello spaccio criminale che sulla droga guadagna fino a 9 miliardi. I senatori Carlo Giovanardi (Idea Popolo e Libertà) e Maurizio Gasparri (Forza Italia) hanno replicato allo scrittore: «Il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani sotto i 20 anni in Italia con 500 morti ogni anno. Una tragedia che negli ultimi giorni si è rinnovata con gesti estremi collegati con situazioni le più disparate e incomprensibili, compreso un episodio collegato con il possesso di stupefacenti. Di tutto questo ha immediatamente approfittato Roberto Saviano, strumentalizzando un angoscioso problema di vulnerabilità degli adolescenti per rilanciare la liberalizzazione dell’uso degli stupefacenti anche ai minorenni, che aggraverebbe ancora di più la situazione della fragilità giovanile». 

La Finanza: è stata la madre a chiamarci

In serata la dichirazione del comandante provinciale della Guardia di Finanza Renzo Nisi sulla tragedia del ragazzo: «È stata la mamma del ragazzo a rivolgersi a noi, quella stessa mattina venendo in caserma, perché non sapeva più cosa fare. Aveva provato tante volte a cercare di convincerlo a smettere ma non sapeva più come fare».

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