Arrestata la mente della strage al Reina Club di Istanbul: è un francese
Le indagini sulla strage di Capodanno alla discoteca Reina di Istanbul, costata la vita a 39 persone, proseguono senza sosta. Sotto traccia. E con proficui risultati. E di poco fa, allora, l’ultimo significativo aggiornamento investigativo arrivato con l’annuncio dato dal portale del giornale filo-governativo turco Sabah, che riporta una nota della Procura della provincia sud-occidentale turca di Burdur secondo cui il sospetto – identificato con le iniziali A.S. – è stato arrestato dalla polizia turca a Istanbul. Stando a quanto riportato si tratterebbe di un francese di origini turche; il suo arresto risalirebbe a due giorni fa.
Arrestato a Istanbul la presunta mente della strage di Capodanno
Il presunto militante dell’Isis, Abdulkadir Masharipov, l’uzbeko principale sospettato per la strage di Capodanno, è stato arrestato nel quartiere Esenyurt di Istanbul lo scorso 16 gennaio. Era con il figlio di 4 anni in un appartamento messo a disposizione dai miliziani alla estrema periferia della città turca quando con un blitz, le forze dell’ordine turche hanno fatto irruzione nell’appartamento mettendo a segno la sua cattura del pericoloso terrorista. Un’operazione che non ha lasciato scampo e vie di fuga all’uomo che, dallo scorso 31 dicembre, è stato per 2 settimane almeno, il ricercato più inseguito e braccato del momento. E guarda caso, il cittadino francese di origini turche, come scrive l’agenzia di stampa turca Dogan, al momento del fermo aveva con sé il contratto di affitto dello stesso appartamento utilizzato proprio da Masharipov, nel distretto di Esenyurt, nella città sul Bosforo. Anche per questo, allora, come riportato dalla Dogan, le autorità sospettano che l’uomo sia «uno dei responsabili della pianificazione dell’attacco» di Capodanno, rivendicato dall’Isis. Ora, quelle immagini della strage, immortalate dalle telecamere di sorveglianza e rilanciate dal web. Quei fotogrammi che registrano la cattura del killer uzbeko, autore della mattanza, tenuto per le braccia, spinto da dietro, strattonato e circondato dagli agenti che lo hanno rintracciato e stanato dal covo dell’appartamento alle periferia della città turca dove si era rifugiato dopo la strage, si aggiorneranno a breve a quelle che, presto o tardi, riveleranno anche l’identikit del sospetto appena arrestato a Istanbul, presunta mente della strage al Reina Club.