Trapani, morte del turista toscano nel b&b: sono quattro gli indagati

17 Gen 2017 12:40 - di Milena De Sanctis

Sono quattro gli indagati per la morte di Fabio Maccheroni. Il turista toscano, di 42 anni, è deceduto la scorsa estate all’interno di una camera del bed & breakfast “Orchidea” nel centro storico di Trapani. I carabinieri ora hanno notificato gli avvisi di conclusione delle indagini, emessi dalla procura, a B.A., titolare del panificio situato sotto la struttura ricettiva. Ai proprietari del b&b, A.S. e  T.A., marito e moglie, e la loro figlia B.S. Era stata proprio quest’ultima, nella tarda mattinata del 16 agosto scorso, a trovare Maccheroni privo di sensi. Anche il compagno di viaggio, Alessio Menicucci, 36 anni, agonizzante. 

Trapani,  il turista è morto a causa di monossido di carbonio 

La donna, non avendo visto scendere dalla camera i due turisti, con cui aveva preso accordi per la colazione, aveva deciso di andare a controllare se fossero ancora in stanza. Facendo così la terribile scoperta. Immediatamente aveva chiamato i soccorsi. Il personale del 118 aveva provveduto al trasporto in ospedale di Menicucci, L’uomo era stato trovato in gravissime condizioni. Mentre per il suo amico non aveva potuto far altro che constatare il decesso. Già l’autopsia, svolta nei giorni successivi, aveva consentito di accertare quale causa della morte l’elevata assunzione di monossido di carbonio. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore, Rossana Penna, e svolte dai carabinieri di Trapani con l’ausilio dei consulenti tecnici dell’Università di Palermo, hanno permesso di confermare quale causa dell’intossicazione l’elevata assunzione di monossido di carbonio da parte dei due turisti. Vi sarebbero responsabilità, a vario titolo, a carico degli indagati,  «tutti a conoscenza –secondo gli inquirenti – dell’irregolarità della canna fumaria del forno e del suo anomalo funzionamento». I quattro oltre all’accusa di omicidio colposo dovranno rispondere anche del reato di lesioni gravissime procurate a Menicucci.

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