Ignoranti, dilettanti e con la coda tra le gambe: l’analisi che mette ko i grillini

16 Gen 2017 12:06 - di Stefania Campitelli

La vicenda del tentato passaggio degli europarlamentari grillini tra i liberali dell’Alde di Guy Verhofstadt, seguita dal rientro nell’Efdd di Nigel Farage «con la coda tra le gambe», oltre ad essere una mossa da dilettanti, dimostra una scarsa «conoscenza delle dinamiche internazionali» da parte della dirigenza del movimento Cinquestelle. L’analisi spietata dell’ingenuità e delle piroette dei grillini è di Andrea Mammone, storico e studioso dei movimenti di estrema destra, docente alla Royal Holloway University di Londra.

Mammone: grillini dilettanti e ignoranti

La piroetta di Grillo, però, ha il merito di “normalizzare” i Cinquestelle, che tentando di unirsi all’Alde hanno provato a cambiare casacca, nella migliore tradizione trasformista della politica italiana. Nulla di grave, aggiunge Mammone che  è convinto che l’incidente «verrà dimenticato molto presto» e non inciderà sulla popolarità dei grillini in Italia, dato che nel Paese il livello di conoscenza di ciò che accade all’estero, purtroppo, è molto basso. L’intera vicenda, spiega Mammone all’Adnkronos, altro non è che «un’ennesima prova della misconoscenza delle dinamiche internazionali da parte delle élite politiche italiane del momento». Ce n’è anche per Matteo Renzi che «avrebbe potuto provare a creare in Europa un gruppo più forte, una coalizione più forte contro le politiche di austerità, cosa che poi non ha fatto malgrado avesse la maggioranza dei deputati tra i Socialisti europei. Un’ulteriore conferma non tanto di incapacità, ma della mancata conoscenza delle dinamiche internazionali.

L’ignoranza delle dinamiche internazionali

Mammone si domanda con un pizzico di ironia chi curi la strategia politica internazionale dei maggiori partiti italiani.  I grillini sostengono di essere diversi dalle altre forze politiche e allora dovrebbero navigare da soli, «entrino nel gruppo misto, o dei non iscritti», dice il professore di storia. Ma questo provocherebbe una conseguenza che neppure gli “anticasta” per antonomasia come i grillini potrebbero sostenere: l’impossibilità di accedere ai finanziamenti europei. Per questo sono stati costretti, con una mossa da circo, a tonare con lo Ukip, con la coda tra le gambe. «Se da movimento euroscettico, che propone un referendum sull’euro  si prova ad andare in un gruppo in cui ci sono i LibDem britannici, fortemente pro europeisti, non si fa altro che una mossa da dilettanti».

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