I taxi in guerra contro la Regione Lazio: «Nuovo blitz della Pisana»

3 Gen 2017 19:12 - di Redazione

«Ancora una volta, nel pieno delle festività di fine anno, la Regione Lazio modifica la normativa che
disciplina il servizio taxi e quello di noleggio». È quanto dichiarano in una nota congiunta Uil trasporti taxi, Federtaxi Cisal, Ugl taxi, Fit Cisl taxi, Fast-Confsal taxi e Ati taxi. «Dopo essersi completamente disinteressato per quasi un decennio della problematica della doppia tariffa aeroportuale applicata al Leonardo da Vinci dai taxi di Roma (48 euro) e quelli di Fiumicino (60 euro) – proseguono – l’assessore Michele Civita torna stranamente alla carica per la seconda volta nella notte antecedente la vigilia di capodanno». «Già lo scorso anno, infatti, era stato istituito un bacino di traffico relativo al porto di Civitavecchia ed agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, nel quale – continua la nota – consentire ai taxi e ai noleggi delle città suddette, nonché a quelli di Roma Capitale, di esercitare il proprio servizio in condizioni da concordare tra i comuni interessati. Accordo che avrebbe dovuto essere raggiunto entro il maggio dello scorso anno e in caso di mancata intesa, il compito di disciplinare tariffe e modalità di svolgimento dei servizi nella nuova area, sarebbe stato della Città Metropolitana». 

La Regione scavalca l’area metropolitana

«Oggi in assenza di un accordo tra i comuni la Regione Lazio scavalca di fatto l’area metropolitana, – proseguono i sindacati – stabilendo in attesa di una futura intesa, l’obbligo per gli enti gestori dei porti e degli aeroporti di approntare apposite aree per consentire a tutti di esercitare liberamente il proprio servizio. Con quali tariffe o turni di servizio per i taxi o quali modalità di svolgimento per il servizio di noleggio, resta tutto un mistero da comprendere, sopratutto se si considera che almeno a parole, tale norma nasceva per avere un unica tariffa per le auto bianche e contrastare il dilagante fenomeno dell’abusivismo del comparto di noleggio, in aeroporto e presso lo scalo portuale di Civitavecchia». «A pensare male si fa peccato, recitava l’adagio di un vecchio e rodato politico italiano, ma spesso si indovina: tanto più che per una strana e fortuita coincidenza, l’insieme di questi dispositivi normativi è arrivato alla fine di un lungo iter con il quale, dopo un bando ad evidenza pubblica, – conclude la nota – Aeroporti di Roma ha assegnato a nuovi sub concessionari gli stalli per il servizio di noleggio presso i terminal di arrivo dello scalo aeroportuale di Fiumicino, con i precedenti gestori in via di allontanamento».

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