Estorcono soldi all’imprenditore dei salumi Levoni, arrestati 2 sindacalisti (video)

27 Gen 2017 19:45 - di Paolo Lami

Picchetti, manifestazioni improvvise e non annunciate, blocchi di merci deperibili nello stabilimento Alcar Uno. Poi la proposta: tutto questo poteva terminare in un attimo se l’imprenditore dei salumi, Levoni, avesse pagato una tangente da 90mila euro a due sindacalisti. Che sono stati poi arrestati in flagrante, mentre incassavano, la tangente.

Li ha arrestati la polizia, dopo che l’imprenditore aveva avvertito gli agenti che era in corso l’estorsione. Li hanno presi nel mentre riscuotevano una delle rate, pari a 5mila euro, di un’estorsione complessiva di 90mila euro.

I due esponenti del sindacato “Si Cobas“, sono stati fermati dalla polizia proprio all’interno dello stabilimento Alcar Uno di Castelnuovo Rangone e accusati dell’estorsione perpetrata ai danni dell’amministratore delegato dell’azienda appartenente alla famiglia Levoni, gruppo leader nella lavorazioni
delle carni, promettendo in cambio la fine delle proteste e dei picchetti dei lavoratori.

Entrambi i sindacalisti sono stati arrestati mentre ritiravano i soldi che la famiglia Levoni, in accordo con le forze dell’ordine, aveva appena consegnato loro. Le indagini della squadra mobile, coordinate dal sostituto procuratore Claudia Natalini, sono partite lo scorso gennaio, quando gli imprenditori Levoni hanno sporto denuncia segnalando che era in atto un tentativo estorsivo.

Le indagini sui due sindacalisti – uno è Aldo Milani, coordinatore nazionale del sindacato “Si Cobas”, l’altro un mediatore della sigla – hanno fatto seguito a una serie di proteste sindacali, condotte con picchetti e blocchi di merci deperibili nello stabilimento Alcar Uno, che avevano avuto un picco nei mesi di novembre e dicembre scorso, con manifestazioni non annunciate in cui c’erano stati scontri con le forze dell’ordine.

Il 17 novembre scorso, un operatore del reparto mobile della polizia di Bologna era stato ferito dal lancio di un masso e il 29 novembre, nel corso di una carica di alleggerimento, era rimasto ferito un giornalista del Il Resto del Carlino.

I due sindacalisti ora si trovano all’arresto nella Casa Circondariale Sant’Anna di Modena, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Davanti al carcere, la sigla “Si Cobas” ha organizzato una manifestazione di solidarietà ai due sindacalisti. Al presidio, controllato dalla polizia, presenti circa 250 persone.

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