Dall’introduzione dell’euro a oggi, prezzi aumentati del 60 per cento

8 Gen 2017 13:46 - di Guglielmo Gatti

Se c’era bisogno di conferma, è arrivata: l’euro è stato un disastro. Dall’introduzione dell’euro nel 2002 a oggi, i prezzi e le tariffe in Italia per beni e servizi di largo consumo sono infatti aumentati mediamente del +59,1%, determinando una maggiore spesa pari a 14.183 euro a famiglia e contribuendo alla perdita di potere d’acquisto e al generale impoverimento del ceto medio. E’ quanto stima il Codacons, secondo cui dal gennaio 2002 al gennaio 2017 i cittadini italiani hanno subito rincari medi, appunto, di quasi il 60%, con punte del +207,7% per una penna a sfera, +198,7% per un tramezzino consumato al bar, +159,7% per un cono gelato. Comprare un giornale, continua l’associazione che difende i consumatori, costa il 94,8% in più.

Aumenti selvaggi con l’introduzione dell’euro

Va meglio con l’espresso al bar (+34,3%) ma attenzione alla classica pizza margherita: +103,9%.”Il Codacons – ricorda il presidente Carlo Rienzi – fu la prima associazione che nel gennaio 2002, quando venne introdotto l’euro, denunciò gli aumenti selvaggi e le speculazioni da changeover. All’epoca venimmo accusati di euroscetticismo e di terrorismo mediatico, mentre oggi tutti ci danno ragione, perché la prova di ciò che è successo è sotto gli occhi di chiunque, a partire dagli stessi commercianti, prime vittime della loro stessa politica suicida”.

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