Voucher, Confcommercio: la tracciabilità è ok, funzionano
«I dati recentemente diffusi dall’Inps sulla vendita dei voucher nel 2016, secondo i quali il ritmo di utilizzo sta rallentando, dimostrano che il correttivo introdotto nell’ottobre scorso sulla loro tracciabilità funziona. Quindi un’ulteriore stretta su questo strumento non è necessaria». È questa l’opinione di Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza, sulla questione molto discussa dei voucher, strumento contestatissimo dai sindacati che sul tema hanno proposto un referendum, nelle ultime settimane al centro del dibattito, con spinte verso la loro abolizione.
Confcommercio: i voucher sono utili
«Invece sono strumenti utili per pagare le collaborazioni occasionali e saltuarie – continua Rebecca –, assicurando anche la copertura previdenziale e assicurativa del lavoratore». Va detto – aggiunge – che buona parte delle persone pagate con voucher sono lavoratori titolari anche di altra occupazione, percettori di ammortizzatori sociali, studenti o pensionati e il compenso medio annuo è di circa 600 euro». È evidente – conclude il presidente Rebecca – che i voucher aiutano gli imprenditori a coprire picchi temporanei ed occasionali di lavoro: togliere questo strumento di flessibilità organizzativa sarebbe un danno per le imprese, tanto più che oggi la tracciabilità dei voucher permette di ovviare ai rischi di un uso improprio».