Terrorismo, condannato il marocchino che faceva proselitismo sul web

24 Nov 2016 15:45 - di Redazione

Condanna a 6anni,2 mesi e 20 giorni di carcere per il marocchino Abderrahim El Khalfi,pizzaiolo di 38 anni,arrestato a Roma l’1 luglio 2015 e ritenuto appartenente ad una presunta cellula terroristica che, per l’accusa, con un’ attività di proselitismo su web, si proponeva anche la pianificazione ed esecuzioni di atti terroristici in Italia e in Nord Africa.Lo ha deciso il gup Monica Ciancio. Il pm Elisabetta Ceniccola aveva sollecitato la condanna dell’imputato,processato con il rito abbreviato per associazione con finalità di terrorismo aggravata dal carattere transnazionale,a 12 anni di reclusione.

El Khalfi fu catturato dai carabinieri del Ros nelle indagini che coinvolgono anche il tunisino Ahmed Masseoudi, 30 anni, latitante, ed il marocchino Mohammed Majene, di 28 anni. Nei confronti di questi ultimi pendono mandati di arresto europei. In base a quanto accertato dal pm Ceniccola, la cellula era dedita al proselitismo, all’ indottrinamento e all’addestramento attraverso un sito internet appositamente creato, il ‘i7ur’. In particolare, il maroTerorichino, in passato residente a Guidonia, avrebbe amministrato e coordinato le attività del sito, mentre Abderrahim El Khalfi avrebbe provveduto non solo a specifiche sezioni del sito, ma anche alle spese di finanziamento. Majene, per l’accusa, era di fatto l’ideologo del forum e l’autore di documenti molto noti tra i simpatizzanti di Al-Qaida, pubblicati in altri siti jihadisti.

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