Italiani sempre meno europeisti: per tre su quattro l’Ue non porta benefici
Crolla la fiducia degli italiani nell’Unione europea, attestandosi fra le più basse a livello comunitario: solo il 33% ha un’idea positiva di Bruxelles, a fronte del 53% della media europea. Un dato in calo del 7% rispetto allo scorso anno. A rivelarlo è Eurobarometro, che sottolinea come negli altri Stati, invece, gli indicatori del sostegno dei cittadini al progetto europeo siano rimasti sostanzialmente invariati dal 2009 a oggi.
Per 3 italiani su 4 stare nell’Ue non ci aiuta
Per più di 3 italiani su 4 l’appartenenza all’Ue o non ci ha portato alcun beneficio o ci ha danneggiato. Rispettivamente si parla del 51% e del 25% degli intervistati da Eurobarometro. Solo il 38%, invece, ritiene che stare nell’Ue abbia ricadute positive per l’Italia: si tratta del dato più basso a livello comunitario, dove la media di quanti si sentono avvantaggiati dalla “casa comune” arriva al 60%. Non va molto meglio se si guarda alla valutazione complessiva: con il suo 33% di cittadini che guardano positivamente all’Europa, l’Italia è terzultima.
Si crede sempre meno in «ciò che unisce»
Ormai, nel Belpaese, non vale più la massima per cui «ciò che unisce è più importante di ciò che divide»: da aprile ad oggi ci crede il 10% in meno degli italiani, che la sposano solo al 60% a fronte del 71% di media europea. Solo la Spagna, con il 55%, ha registrato un dato peggiore. In calo anche la considerazione verso le istituzioni come il Parlamento Ue: il 34% degli italiani ne ha una «immagine neutra» (la media Ue è 44%), il 32% «totalmente negativa» (in Ue è 28%), il 30% «totalmente positiva» (in Ue è 25%).