Francia: dopo la giungla, sgomberata anche Stalingrad, indegna tendopoli

4 Nov 2016 15:40 - di

È cominciata questa mattina l’evacuazione dei primi clandestini accampati nella zona nord-est di Parigi, chiamata Stalingrad, alla presenza di 600 poliziotti. Per il ministro dell’Alloggiamento Emmanuelle Cosse, sono complessivamente tra 3000 e 3500 i migranti da trasferire verso i centri d’accoglienza previsti dallo Stato. Lo sgombero è cominciato stamattina presto: il primo pullman è arrivato alle 6.10, in totale ne sono a disposizione 80. Ottanta sono pure i centri provvisori sparsi nella regione parigina dove i clandestini – tra cui tanti somali, sudanesi, afghani ed eritrei – verranno trasferiti. È la fine di una tendopoli «indegna, la più grande che abbiamo mai conosciuto», ha detto soprendentemente il sindaco di Parigi, Anne Hildalgo, di sinistra, dopo l’inizio dello sgombero del campo dei clandestini nel nord della capitale. L’evacuazione dei circa 3.000-3.500 rifugiati e richiedenti asilo accampati in condizioni disperate tra Jaurès, Stalingrad, e l’avenue de Flandre dovrebbe durare due giorni. L’evacuazione era stata promessa dallo stesso presidente François Hollande.

Francia, evacuati circa 3.800 clandestini

Si apprende che sono oltre tremila i clandestini evacuati da questa mattina dalle tendopoli nel nord di Parigi: a quanto si apprende da fonti di polizia, i rifugiati e richiedenti asilo sono in corso di trasferimento nei centri di accoglienza nell’Ile-de-France, la regione di Parigi. Il sindaco di Parigi ha riferito che la zona evacuata – tra Stalingrad, Jaurès, e l’avenue de Flandre – verrà presidiata per impedire la formazione di nuovi accampamenti. Secondo le autorità transalpine i rifugiati e richiedenti asilo presenti nella tendopoli parigina erano tra i 3.000 e i 3.500. Lo sgombero della tendopoli dei migranti a Parigi è terminato nel primo pomeriggio. Lo ha annunciato la Prefettura precisando che nel corso dell’operazione durata per tutta la mattinata di oggi sono stati evacuate oltre 3800 persone, un numero superiore quindi a quello annunciato dalle stesse autorità.

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