A Ferrara volevano portare i migranti di nascosto. Beffa scoperta, barricate in piazza

25 Ott 2016 10:16 - di Gabriele Alberti

Continua la protesta dei cittadini in alcuni centri del Ferrarese, dove gli  abitanti dei comuni di Gorino e di Goro, sul Delta del Po si sono ribellati erigendo anche delle barricate, per impedire il passaggio dei pullman che avrebbero dovuto portare profughi all’Ostello di Gorino, requisito dal Prefetto di Ferrara, Michele Tortora, per accogliere i profughi. Non sono piaciuti ai residenti i metodi “poliziotteschi” con cui si è proceduto a requisire un edificio della cittadina per fare posto a un non meglio precisato numero di migranti, che in queste ore stanno invadendo le coste italiane. Una protesta clamorosa e motivata dalla decisione di ospitare migranti da identificare in centri cittadini già al collasso. La protesta in qualche modo ha sortito il suo effetto, dopo la mediazione raggiunta con prefettura, carabinieri e polizia, e grazie alla mediazione del sindaco di Ferrara e di altri comuni della provincia i profughi sono stati dirottati, temporaneamente, ad altre strutture della provincia ferrarese, senza soluzioni di forza.

Ferrara, le ragioni dei cittadini

L’assurdo è che i media si sono preoccupati da subito di far passare i cittadini per razzisti e intolleranti, ma la realtà è un’altra. La protesta sarebbe stata innescata da un corto circuito comunicativo: la requisizione di cinque stanze dell’Ostello avrebbe dovuto essere notificata a un’ora dall’arrivo del pullman, ma la notizia è stata data ore prima, dando tempo ai cittadini di preparare la protesta. Che continua. Avrebbero voluto fare tutto di nascosto lasciando ai cittadini la contemplazione di un fatto compiuto. La proptesta preosegue. I manifestanti avevano posizionato bancali di legno in tre punti d’accesso al paesino del Delta del Po. «Tenuto conto della saturazione delle strutture già funzionanti», aveva spiegato la Prefettura in una nota nell’annunciare la misura – è stata decisa la requisizione per ospitare intanto 11 donne, cui si dovranno aggiungere a breve altre sette persone, per un totale di 18 di un «gruppo di migranti assegnato alla provincia di Ferrara». Immediata la sollevazione dei  residenti, anche perché il numero dei profughi da ospitare nella struttura sarebbe comunque destinato ad aumentare senza che i residenti potessero porre in essere alcuna reazione. Resta attiva per ora una sola barricata nella Provinciale tra Goro e Gorino, dove vengono fatte passare solo le auto. 

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